Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 02 Aprile 2015
Pescegallo 2000 verso la chiusura
La Comunità montana che detiene il 71% della società ha deciso di uscire dalla partecipazione. Il vicepresidente Alan De Rossi: «Non rispetta i requisiti previsti dalla legge di stabilità».
La Comunità montana abbandona la Pescegallo 2000 e traccia un percorso che parte dal recupero del credito vantato dall’ente verso la società per arrivare ad alienazione dei beni e asta pubblica. Niente più «progetto su più anni che punti concretamente al rilancio di Pescegallo con il sostegno degli enti e in primis della Cm e ricerca di figure competenti da inserire nel cda proprio perché crediamo nel futuro della società proprietaria degli impianti» come dichiarò il presidente Christian Borromini all’indomani dell’assemblea dei soci della Pescegallo 2000 dello scorso 14 gennaio, bensì il venir meno della partecipazione dell’ente comprensoriale che detiene il 71% delle quote della Pescegallo 2000.
Nella ricognizione delle partecipazioni societarie dell’ente votato martedì, l’assemblea della Cm ha deciso di mantenere quelle di Stps, Società di sviluppo locale, Secam e Politec Valtellina tagliando la società proprietaria degli impianti di risalita della Valgerola.
«Non rispetta i requisiti previsti dalla legge di stabilità - ha detto il vicepresidente Alan De Rossi - poiché non ha dipendenti, risulta in perdita da più di tre esercizi e non svolge attività di interesse generale per le finalità istituzionali dell’ente».
Il percorso previsto dal piano di riorganizzazione per la società è stato illustrato partendo dalla «riduzione dei costi generali della società - ha detto De Rossi - la formazione di un piano di rientro in favore della Cm del credito vantato verso la Pescegallo 2000 di 170mila euro, la modifica del contratto di affitto degli impianti con l’inserimento della manutenzione annuale e ordinaria a carico del gestore, l’avvio della procedura di alienazione agli altri soci pubblici e privati. Se quest’ultima avrà esito negativo si andrà all’asta pubblica e in caso di ulteriore passaggio negativo arriverà l’assegnazione diretta ai soci. Siamo coscienti che la situazione della Pescegallo 2000 così come di Fupes, che gestisce gli impianti, non è rosea. L’intervento di nuovi attori può salvare la situazione e dunque questo è da considerarsi nuovo punto di partenza. Il nostro sostegno al comparto sciistico della Valgerola non verrà meno».
Le perdite annuali della Pescegallo 2000 (composta dalla Cm per il 71%, Fupes 20%, comuni di Gerola, Pedesina, Rasura, Albaredo, Bema, Cosio Valtellino, Morbegno e Talamona con il 9%) sono di circa 10mila euro. «A mancare in questi anni - ha specificato De Rossi - è stata l’entrata dei canoni d’affitto dovuti dal gestore, che hanno portato a un credito totale verso Fupes di circa 200mila euro. Noi cercheremo di ridurre i costi e rientrare del nostro credito, se non sarà possibile procederemo con le vendite. Anche in quest’ottica abbiamo effettuato la scelta prudenziale di non destinare l’avanzo di amministrazione di 587mila euro».
Tra i Comuni soci della Pescegallo 2000, erano assenti all’assemblea della Cm Gerola, Talamona e Rasura, mentre Cosio Valtellino, Pedesina e Morbegno si sono astenuti.
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