Pescatore annegato
Domani l’addio
La salma stamattina lascia l’obitorio di Chiavenna
Domani alle 10 il funerale nella chiesa di Imbersago
Oggi la salma di Giampaolo Brambilla lascerà la cemera mortuaria dell’ospedale di Chiavenna e verrà trasportata a Imbersago. Domani, martedì, alle 10, nella chiesa parrocchiale di San Marcellino, si terrano i funerali dell’uomo, sposato e padre di due figli.
Non è stata disposta l’autopsia sul cadavere del pescatotore di 58 anni, annegato nel fiume Mera sabato pomeriggio a Gordona, in Valchiavenna. Sembra chiara, infatti, la causa della tragedia che è costata la vita all’uomo residente da alcuni anni a Sabbione di Imbersago.
I carabinieri della Compagnia di Chiavenna hanno raccolto la testimonianza dell’unica persona presente. Secondo quanto spiegato ai militari da Andrea Maspes, che ha cercato di salvare l’amico in ogni modo, alla base della morte non ci sarebbe un malore, ma un incidente. Dopo essere finito in acqua in un punto molto pericoloso, probabilmente a causa di una scivolata, Brambilla ha cercato disperatamente di nuotare per raggiungere la riva. Ma la corrente l’ha trascinato sott’acqua. Forse anche l’equipaggiamento indossato da Brambilla ha complicato la situazione: gli stivaloni di gomma si sono riempiti d’acqua facendo da tragica zavorra.
Sul sito www.pipam.it , la pagina italiana dedicata alla pesca a mosca, si leggono numerosi messaggi in ricordo di Brambilla. «È stato portato via dalle acque di uno dei fiumi che amava profondamente – scrivono nel forum i redattori del sito -. La notizia ci ha gelato il sangue, come solo la morte sa fare quando ti porta via un amico caro, una persona speciale, ma speciale davvero. Che persona, Gippy. Generoso, simpatico a dismisura, tagliente nelle battute e nell’ironia, di animo buono e fraterno, con la festa dentro, ma sempre pronto a impegnarsi per le cose che contano». Giampaolo Brambilla era considerato un pescatore molto esperto.
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