Cronaca / Valsassina
Venerdì 07 Febbraio 2014
Pericolo valanghe
ancora molto alto
Come lo scorso weekend resteranno chiusi il rifugio Brioschi ed il rifugio Azzoni: è troppo alto il rischio di valanghe sui percorsi che conducono alle strutture in alta quota
In questo weekend sono aperti soltanto quei rifugi che hanno i percorsi di avvicinamento sicuri.Troppa la neve ed il pericolo valanghe resta al grado “4 forte” come indica il Servizio infopoit della Comunità montana nell’ultimo bollettino emesso dalla “Casa delle guide” di Introbio che gestisce il progetto “Montagna sicura”. «La neve caduta nelle ultime ore – sottolinea infatti la guida Fabio Lenti – è stata trasportata dal forte vento da sud. Si sono creati accumuli pericolosi quindi raccomandiamo agli escursionisti di evitare i pendii ripidi ed esposti con una inclinazione maggiore di trenta gradi ed evitare qualsiasi canale. Sono sicure soltanto le escursioni su terreno pianeggiante».
Proprio basandosi su queste indicazioni, il sindaco di Pasturo Guido Agostoni non ha rinnovato l’ordinanza di divieto ma ha emesso ieri un avviso in cui si sottolinea l’elevato pericolo di valanghe e invita «tutte le persone che intendono effettuare escursioni alpinistiche e scialpinistiche ad informarsi preventivamente della situazione della neve e dei gradi di pericolo valanghe ed attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle agenzie preposte».
Proprio quelle della “Casa delle guide” e più in generale del Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia.Così il rifugio Azzoni, sul Resegone, ha annunciato la chiusura: «Viste le nevicate dell’ultima settimana e la forte nevicata prevista per sabato notte, le condizioni sono abbastanza pericolose . Potrebbe esserci una possibilità su mille che venga giù qualcosa ma per chi sale tutti i fine settimana, è già troppo».
Il rifugio Grassi, contrariamente alla scorsa settimana, sarà aperto anche se i gestori sono riusciti ad arrivare in loco con una fatica disumana. «La strada di Biandino è chiusa dal secondo ponte e percorribile grazie alle tracce delle motoslitte. Dalla Bocca di Biandino alla “Pio X” la neve è tanta, si sprofonda – raccontano i rifugisti – e l’unica possibilità è proseguire con le ciaspole. Raccomandiamo a coloro che volessero salire di fare attenzione al superamento della bocchetta di Camisolo: la cornice è di notevoli dimensioni ma superabile facendo attenzione. Tutti gli altri percorsi, da Bobbio, Valbona e Valtorta sono da evitare per l’elevato rischio valanghe e perché non c’è la traccia segnata»
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