Giovanni Peretti ha lasciato, suo malgrado, il gruppo di maggioranza di Bormio. Al suo posto, da giovedì sera, siede Laura Sala.
Dopo le voci circolate sulle motivazioni di questo gesto è lo stesso Peretti che, in una lettera, spiega con precisione – e con rammarico - il perché di una scelta dovuta al nuovo regolamento del suo datore di lavoro.
La legge numero 190 del 6 novembre 2012, detta i principi d’incompatibilità per cariche pubbliche; a queste disposizioni ha fatto seguito il regolamento interno di Arpa approvato in ultima battuta il 5 giugno scorso. «In sintesi – ha spiegato Peretti - questo nuovo regolamento di Arpa Lombardia , della quale sono dipendente come dirigente della unità organizzativa centro nivometeorologico di Bormio, rende espressamente “non compatibile, per le suddette figure dirigenziali, l’assunzione ed esercizio di cariche istituzionali pubbliche, elettive e non, in particolare negli enti locali del territorio lombardo”, specificando che “il principio d’incompatibilità assume carattere vincolante e prescrittivo…”, non lasciando alcun spazio di diversa interpretazione». Per questo Peretti, seppur dispiaciuto, ha dovuto agire di conseguenza. «Quando ho accettato di candidarmi alle elezioni comunali, l’ho fatto con la convinzione di poter dare il mio costruttivo apporto alla vita del mio comune e anzi di doverlo dare, sia nei confronti della mia famiglia e dei miei figli in particolare, che dei miei concittadini. Questo per un rinnovato senso civico che si era sicuramente risvegliato in me anche grazie all’energia positiva scaturita dal genuino gruppo di bormini che si era messo disinteressatamente in gioco, coinvolgendomi, a favore della comunità».
Ringraziando tutti – consiglieri di maggioranza e minoranza ed in primis il sindaco – Peretti ha augurato al suo sostituto un «produttivo lavoro – ha concluso - nell’interesse del nostro paese garantendo sempre la mia disponibilità a collaborare per quanto possibile». Andando in ordine di preferenze dopo Peretti, a parità di voti, c’era Edoardo Tarantola Peloni e poi a seguire Elisa Bonacorsi. Entrambi hanno rinunciato ad entrare nel consiglio mentre Laura Sala, commerciante, ha dato il proprio assenso. n D.Gur.
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