Cronaca / Circondario
Sabato 30 Agosto 2014
«Perchè Ele non è stata trovata prima?»
L’interrogativo lanciato dalla sorella della maestra originaria di Garlate scomparsa a marzo da Vasto
Pochi dubbi che il corpo trovato martedì non sia il suo ma i risultati del Dna non sono ancora pronti
Per avere la conferma definitiva, basata sull’esame del Dna, che il corpo ritrovato sia proprio quello di Eleonora Gizzi sarà necessario attendere ancora un paio di giorni, affinchè tutti gli accertamenti scientifici vengano completati.
La famiglia, però, pare già non avere dubbi, anche se, oltre al dolore, è estremamente amareggiata dal fatto che i resti siano stati rinvenuti davvero a poca distanza dall’abitazione dalla quale la giovane si era allontanata lo scorso 28 marzo.
Resti irriconoscibili
La ragazza originaria di Garlate, che dopo il trasferimento a Vasto una quindicina di anni fa aveva fatto perdere le proprie tracce la scorsa primavera, potrebbe dunque essere stata infine ritrovata.
I poveri resti, in uno stato di decomposizione tanto avanzato da non permettere agli inquirenti nemmeno di capire se si tratti del corpo di una donna o di un uomo, sono al vaglio degli esperti incaricati di stabilire con certezza, in base all’esame del Dna, se si tratti realmente di Eleonora Gizzi.
Gli elementi oggettivi del ritrovamento, però, sembrano lasciare poco spazio alla speranza, considerata l’altezza e l’abbigliamento, corrispondenti a quelli della giovane maestra che si era allontanata volontariamente dall’abitazione dei genitori per non farvi più ritorno, tralasciando di portare con sé documenti, soldi e cellulare.
I familiari – il papà Italo e la mamma Grazia, tornati a Vasto insieme a lei, e la sorella Noemy, che invece vive ancora nel Lecchese – sono convinti che si tratti effettivamente di Eleonora. Dopo averla cercata per mesi, aver lanciato appelli e aver provato in tutti i modi a ritrovarla o almeno a convincerla a tornare a casa – anche con il ricorso alla trasmissione tv “Chi l’ha visto” - hanno l’intima certezza, per la quale aspettano comunque ancora la conferma della scienza, che sia proprio lei.
È sempre stata lì
Ma in queste ore non è solo il dolore, angoscioso per la perdita di una figlia e di una sorella, morta da sola per cause che spetterà all’autopsia accertare, a riempire i cuori dei genitori e della sorella. C’è anche amarezza e non poche perplessità. È la stessa Noemy a sottolinearle. «Oltre al dolore e allo sconcerto, restano tanti dubbi sulla competenza con cui sono state condotte le ricerche. Ele era a due chilometri da casa, in una zona vicina all’ultimo avvistamento, che ci avevano assicurato essere stata battuta più volte. Di sicuro, vorremo vederci chiaro e approfondire».
Il pilone dell’autostrada vicino al quale è stato trovato il corpo, infatti, non è soltanto molto vicino all’abitazione, ma è anche tra le zone che forze dell’ordine e volontari hanno preso in considerazione nella fase delle ricerche, ma le condizioni dei resti sembrano confermare il fatto che il cadavere fosse lì fin dal periodo della scomparsa.n
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