Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 10 Novembre 2013
Per i ticket sanitari
possibile la riduzione
Sarebbe possibile grazie all’applicazione dei costi standard decisi per gli acquisti - Contenti i sindacati: «Anche se siamo ancora ad una dichiarazione di intenti»
Una buona notizia in arrivo. Si fa sempre più concreta, infatti, la possibilità di arrivare ad una riduzione sensibile dei ticket sanitari.
A garantirlo è Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, che ha annunciato la riduzione dei ticket già dentro la legge finanziaria regionale del 2014 «in ragione - ha chiarito - dell’applicazione immediata dei costi standard da parte di tutte le regioni italiane a partire da questi ultimi due mesi del 2013, cosa che ci assicurerà risorse aggiuntive, in ambito sanitario, pari a 40-50 milioni di euro».
Una somma davvero ingente che Maroni e il suo staff intendono riversare, pari pari, nel contenimento sostanziale dei ticket così come annunciato già all’indomani dell’elezione al Pirellone.
Il nodo cruciale, però, stava nella ricerca della copertura finanziaria necessaria ad un’operazione di questo tipo, oggi divenuta possibile proprio grazie alle risorse aggiuntive che saranno appannaggio della nostra Regione in quanto più virtuosa di altre nel parametrarsi ai costi standard relativi ad acquisti di prodotti e materiale sanitario e a prestazioni sanitarie così come sono stati indicati dalla Conferenza delle Regioni italiane.
«Nella riunione di Giunta di oggi (ieri, nda) abbiamo dato mandato a Mario Mantovani, assessore alla Salute - aggiunge a questo proposito Maroni - di formulare una proposta che vada nella direzione della riduzione dei ticket, individuando su quali “platee” intervenire. Una proposta che verrà, poi, portata all’attenzione del Consiglio perché intendiamo condividere con l’assemblea questa misura».
Una decisione che non può che essere accolta, come ovvio, con favore, considerato il livello ormai elevato raggiunto dai ticket sanitari, almeno per quelle persone che non hanno esenzione per reddito o per patologia.
«In sé la misura è del tutto condivisibile - ha commentato a caldo, Ettore Armanasco, sindacalista della Spi Pensionati Cgil, da sempre addentro nelle tematiche sanitarie provinciali - perché è evidente che, oggi, il ticket rasenta il valore della prestazione sanitaria, per cui si invita, indirettamente, il cittadino a dirigersi sulle prestazioni private».
«Resta il fatto, però, che siamo ancora a una dichiarazione d’intenti. Quello che vorremmo capire, noi sindacalisti, è anche l’orientamento della Regione rispetto alla mega riorganizzazione in atto della sanità regionale in termini di paventati riassetti di Asl e Aziende ospedaliere, piuttosto che di finanziamento ai privati», conclude il sindacalista dei Pensionati della Cgil, valutando la dichiarazione di Maroni
A livello provinciale, peraltro, i rappresentanti sindacali hanno ottenuto un incontro con i vertici Aovv, per il 19 prossimo, in cui fare il punto sul disegno di riorganizzazione approntato all’epoca della direzione Gianola.
I sindacati hanno chiesto anche un incontro ad Asl e Conferenza dei Sindaci per capire come verranno utilizzati in provincia i fondi stanziati dalla Regione e destinati alle persone che non sono autosufficienti.
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