Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 30 Marzo 2015
Per salvare il Roncaiola già 350 firme
Sabato a Talamona i promotori della petizione contro la centralina erano nella piazza del municipio. I cittadini hanno mostrato non solo di conoscere bene il problema, ma hanno anche aderito convinti.
«Il Roncaiola appartiene alla storia del nostro paese, non possiamo svenderlo né permettere che qualcuno lo impoverisca». È una delle motivazioni che hanno spinto sabato mattina decine di persone a sottoscrivere, in piazza del municipio a Talamona, il documento per “dire no all’impianto idroelettrico sul torrente Roncaiola”.
Chi si è avvicinato al banco allestito per ampliare il più possibile l’adesione alla campagna di sensibilizzazione contro la richiesta della società Energhie per la realizzazione di un impianto idroelettrico sul torrente, aveva nella maggior parte dei casi ben chiara la questione. C’è chi alle 9 del mattino era già in attesa di poter firmare e chi, nel giro del sabato mattina in piazza, ha incluso la tappa alla raccolta firme. Tutti informati, grazie alla campagna divulgata in questi giorni anche attraverso facebook, e tutti convinti della necessità di osteggiare la richiesta di derivazione della portata media annua di 188 litri al secondo di acqua alla quota di 496 metri attraverso una condotta forzata con un diametro di 500 millimetri e il rilascio nel torrente all’altezza della statale 38, in fondo all’abitato. «L’acqua è nostra, è giusto che siamo noi a gestirla e non a svenderla» ha sostenuto qualche firmatario. La posizione è netta da parte di tutti gli abitanti che hanno scelto di aderire, ma in particolare per chi vive da sempre vicino al Roncaiola, la prospettiva di un suo impoverimento risulta inaccettabile.
La paura è di vedere mutati per sempre paesaggio e territorio pensando ad un torrente che, se venisse realizzato l’impianto in progetto, resterebbe praticamente in secca per la stagione primaverile ed estiva. Non ultimo, c’è chi ha fatto presente che verrebbe meno la possibilità di vivere il Roncaiola, oggi spazio di gioco estivo per bambini e ragazzi e quindi luogo di incontro strettamente legato al territorio così come si presenta.
A promuovere la raccolta firme sono gli ex amministratori comunali Renato Ciaponi e Marco Duca insieme ad Elio Luzzi. «La scadenza per la presentazione delle osservazioni in Provincia, dov’è depositata la richiesta della società Energhie, è il prossimo 3 aprile - spiega Ciaponi - noi consegneremo le firme che sostengono il documento il giorno precedente e proseguiremo con l’attività di raccolta fino ad allora. Siamo a circa 350 adesioni e possiamo considerare raggiunto il nostro obiettivo. La risposta dei gli abitanti di Talamona è stata attenta e immediata, segnale che c’è attenzione verso il territorio e interesse al suo mantenimento».
«Una visione del territorio non soltanto entro i confini locali - afferma Elio Luzzi - sarebbe sufficiente a constatare che la zona tra Talamona e Tartano, un tempo unita anche come realtà comunale, ha già dato in termini di risorse idriche come mostra la diga Colombera, e questo nuovo intervento esiguo dal punto di vista della produzione di energia, costerebbe troppo all’ambiente».
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