Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 13 Gennaio 2015
Pazzo inverno: ecco i germogli. Si temono danni
Per Coldiretti il 2014 è stato un anno record. «Il più caldo dal 1880. E alle piante non fa bene».
Temperature troppo elevate per la stagione invernale e forti raffiche di vento. E’ la cronaca di questi giorni in provincia di Sondrio, la cronaca di un clima sempre più pazzo e imprevedibile che rischia di avere conseguenze, più o meno pesanti sulle colture a breve o lungo termine.
Per adesso né la Coldiretti, né la fondazione Fojanini esprimono particolare preoccupazione sulla questione, anche perché, secondo le previsioni meteorologiche, in pochi giorni il clima tornare invernale, ma è innegabile che con i mutamenti climatici tutti, e in particolar modo chi si occupa di agricoltura, è chiamato a fare i conti.
Secondo i dati della stazione meteorologica di Arpa Lombardia a Sondrio, in corrispondenza della sede della fondazione Fojanini, nell’ultimo mese il valore medio della temperatura è stato superiore allo zero termico 21 volte e il dato più elevato che si è registrato è del 16 dicembre 2014 con 7,1 gradi, seguito a ruota dai 6,6 gradi del giorno precedente.
Le due giornate più fredde sono state, invece, a cavallo tra il vecchio e nuovo anno e cioè il 31 dicembre 2014 con un valore medio di -3 gradi e l’1 gennaio 2015 con il dato medio di -3,4 gradi. Le temperature, però, sono subito tornate a salire: già il 4 gennaio il valore medio si attestava sui 5,8 gradi. Al di là dei valori registrati nel capoluogo , ancor più significative sono state le temperature in alcune località turistiche di montagna dove, in questo inverno si sono toccati picchi anche vicini ai 20 gradi nel corso della giornata.
E, che siamo di fronte non a un fenomeno isolato, ma a un vero e proprio processo di surriscaldamento del pianeta lo dimostrano anche altri dati: innanzitutto quelli sempre della stazione Arpa posizionata a Sondrio e relativi alla fine del 2013 e l’inizio del 2014. Anche allora in 16 giorni su un mese il valore medio delle temperature era stato superiore allo zero con il picco raggiunto il 26 dicembre con 6,4 gradi. Inoltre, altri dati, questa volta messi a disposizione da Coldiretti, hanno evidenziato come il 2014 sia stato in Italia il più caldo della storia, da quando sono iniziati i rilevamenti climatici nel 1880. Nell’anno appena trascorso si è registrata una temperatura superiore di 1,45 gradi rispetto alla media. La conferma della tendenza al surriscaldamento, anche in Italia, viene dal fatto che dei dieci anni più caldi dal 1800 ad oggi, ben nove sono successivi, al 2000.
«Queste temperature - ha sottolineato il presidente di Coldiretti Sondrio Alberto Marsetti - non fanno bene. C’è il rischio di un risveglio precoce delle piante e poi di gelate primaverili. Le temperature elevate possono far sì che, come accaduto l’anno scorso per i terrazzamenti, i germogli vengano mangiati da qualche “bruco”, mentre per quanto concerne le gelate primaverili le aree declive, esposte, dovrebbero avere meno problemi rispetto al fondovalle. Comunque si vedrà anche in base a come si evolveranno le temperature nei prossimi giorni».
«Al momento non siamo preoccupati - ha fatto eco Graziano Murada della fondazione Fojanini - visto che le temperature sono elevate solo da qualche giorno e sono già previsti abbassamenti e il ritorno del freddo dal 20 gennaio. A febbraio questa situazione sarebbe stata più preoccupante, ma per il momento non ci sono problemi per le colture tipiche».
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