Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 17 Gennaio 2014
Pazienti in fuga
Sanità locale in crisi
A lanciare l’allarme è stato ieri l’assessore Pradella: «I numeri si stanno pericolosamente alzando»
Sotto accusa anche la mancanza di una guida stabile - Rassicuranti invece i dati relativi al servizio Areu
Migliora il servizio di emergenza urgenza dopo i primi disagi creati dal passaggio alla centrale operativa di Bergamo, ma per la sanità locale non ci sono buone notizie: i tassi di fuga dagli ospedali di Valtellina e Valchiavenna sono in aumento e l’armonizzazione tra servizio pubblico e privato-convenzionato si fa sempre più difficile a discapito del primo e a vantaggio del secondo.
A mettere in chiaro luci e ombre è stato ieri l’assessore provinciale Giuliano Pradella che è partito dai dati relativi all’Areu. «La situazione si è evoluta in senso positivo - ha detto l’assessore - tanto da far ritenere che il servizio della provincia di Sondrio continui ad essere di assoluta eccellenza».
Ma il sistema sanitario locale mostra anche molte ombre. A preoccupare è la situazione complessiva del sistema provinciale decapitato dopo le dimissioni forzate di Gianola. «L’azienda è stata decapitata proprio quando il direttore stava cominciando ad intervenire in modo positivo - ha detto Pradella -. La mancanza di una gestione forte e continuativa, di un piano generale rischiano di provocare seri danni». Il riferimento è ai dati dei tassi di fuga dagli ospedali - «che si stanno impennando» sottolinea Pradella -, ma soprattutto al difficile rapporto con le strutture private convenzionate che stanno prendendo piede in Valle».
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