Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 08 Agosto 2013
Palloncini bianchi
per dire addio a Nicola
Ieri a Talamona la commozione dei coscritti e di tutto il paese per il giovane morto domenica
Dai ricordi delle gite con la parrocchia alle magliette blu degli amici
Una nuvola di palloncini bianchi si è alzata nel cielo di Talamona per dare l’ultimo saluto a Nicola Gavazzi, il ragazzo di 23 anni che domenica scorsa ha perso la vita a bordo della sua moto a poca distanza da casa.
Gli volevano bene i suoi amici, i suoi coetanei e ieri ai funerali del giovane che si sono tenuti nella parrocchia del paese si sono stretti al dolore di mamma Raffaella, papà Fulvio e dei fratelli Mauro e Daniele. Lo hanno fatto commuovendosi e ricordando il loro amico al termine della funzione religiosa attraverso il gesto simbolico dei palloncini e prima durante la messa presentandosi “in divisa”, quella maglietta blu dei coscritti del 1990, fra i quali il ciclista professionista Elia Silvestri, indossata anche da Nicola in occasione dei 18 anni, che riportava la scritta in “talamun”: “Minga paa poss!” (Mica pane raffermo ).
Lo hanno ricordato anche il parroco don Sergio Mazzina e soprattutto l’ex vicario di Talamona, oggi parroco a Tremezzo, don Luca Giansante, che con la mente è tornato indietro nel tempo ai giorni dell’oratorio, del Grest, quando Nicola partecipò a una gita ad Assisi firmando con tutti gli altri ragazzini una croce, simbolo di pace, portata da Talamona sino alla patria di San Francesco. E poi tutto il paese, addolorato, ha voluto partecipare stipando la chiesa e il sagrato, per l’ultimo saluto a quel ragazzo sempre disponibile che lavorava con dedizione per la ditta del padre, la Gavazzi autotrasporti.
La sua pagina Facebook ieri era piena di messaggi di affetto. Come quello della fidanzata Petra, con la quale era da poco stato al mare. «Parlo a nome suo, anche se in realtà sono io che scrivo... la sua amata gerla... ringrazio tutti quelli che oggi sono venuti in chiesa, così gremita non l’avevo mai vista... sono fiera e orgogliosa di essere stata la sua vera donna,che amava con tutto il suo cuore... ringrazio tutti quelli che c’erano, il mio niki resterà sempre nel cuore di tutti, perché lui era un buono capace di farsi amare anche da chi non lo conosceva».
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