Palababele, 25 anni di vergogna
Il cantiere è aperto e pericoloso

Il 16 gennaio 1991 veniva posata la prima pietra del palasport

Oggi è una voragine abbandonata. Senza alcuna protezione

Un quarto di secolo con un buco nero nella città. Auguri: il palazzetto dello sport di Cantù, mai terminato nelle sue due vite, compie 25 anni. Palababele, come è rimasto scolpito nella memoria collettiva dalla cronaca. Oggi come ieri: incompiuto.

Era il 16 gennaio 1991 quando venne posata la prima pietra della struttura, finanziata con soldi pubblici e poi demolita, firmata dall’architetto Vittorio Gregotti. Venne poi una seconda prima pietra, posata dalla Turra il 20 aprile 2012: quattro anni fa. Ora il 2016 si apre nel segno del degrado crescente per l’area sempre più marcia di corso Europa.

Dove anche un bambino può entrare, con tutti i pericoli che ne conseguono, a farsi un giro nell’ex cantiere del fallito project financing. Alla recinzione, sempre più malmessa, manca un pannello di ferro. Proprio al termine della scala che, dal parcheggio superiore dell’adiacente centro commerciale Cantù 2000, conduce esattamente ai margini e subito dentro il terreno maledetto.

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