
Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 07 Settembre 2013
Paderno: alla Rocchetta
gli interventi al sito recuperato
Sabato 14 settembre sarà inaugurato il nuovo sito archeologico della Rocchetta di Paderno d’Adda lungo l’alzaia dell’Adda
Sabato 14 settembre sarà inaugurato il nuovo sito archeologico della Rocchetta di Paderno d’Adda lungo l’alzaia dell’Adda.
Il programma della cerimonia vede il ritrovo alle 16,30 a Porto d’Adda per una passeggiata musicale con tutti gli ospiti, per arrivare alla Rocchetta dove alle 17 inizia l’inaugurazione vera e propria
Il progetto di restauro e ristrutturazione parte nel 2009 a firma di Matteo Scalfritti del Politecnico di Milano, costa 220 mila euro, coperti da un finanziamento regionale per 150 mila euro, 25 mila euro a testa arrivano dai comuni di Paderno e Cornate, 10 mila dal parco, altri 10 mila dalla società Navigli Lombardi.
Nell’agosto 2010 gli alpini di Cornate e Paderno hanno pulito l’area rimuovendo rovi e vegetazione. Tra il 2010 e il 2012 sono stati condotti i lavori di valorizzazione del sito dopo oltre un decennio dalle prime attività di ricerca archeologica che hanno documentato l’esistenza di una fortificazione edificata nel IV secolo d.C. Il fortilizio, che probabilmente difendeva un porto fluviale, era dotato di almeno una torre, ancora riconoscibile, che nei secoli successivi fu adatta ad ospitare una chiesa. Abitato a fasi alterne è anche stato sede di un convento agostiniano in epoca basso medievale.
Il deposito archeologico è stato indagato, a più riprese, da scavi condotti dall’Università di Padova. Sono stati fatti interventi geologici e la cisterna è stata consolidata con micropali e cordoli di collegamento. All’interno della cisterna sono stati recuperati nuovi reperti ceramici, metallici e di ossa, relativi al periodo di abbandono della cisterna tra V e VI secolo.
Sono stati posti strutture di sostegno, staccionate e pannelli didattici. La meravigliosa vista che si gode dal piazzale antistante la chiesa sul selvaggio panorama abduano, giustifica la faticosa salita dei 168 gradini della scalinata. Il ripristino del sito rappresenta un importante momento, sia dal punto di vista storico culturale, sia per i riflessi che l’area archeologico può avere sull’attività di ricezione della zona.
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