Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 02 Settembre 2013
“Ossigeno” tassa di soggiorno
In Alta Valle attesi 2 milioni
C’è anche il sì di Valfurva: l’imposta in vigore dal 1o dicembre - Il budget stimato sulle presenze dei Comuni che hanno aderito
Anche il comune di Valfurva, venerdì sera, ha detto sì all’istituzione dell’imposta di soggiorno che in Alta Valle scatterà il prossimo 1° dicembre.
Si è chiusa così (Valdisotto si era espresso al riguardo giovedì sera) la serie di consigli comunali chiamati ad approvare il regolamento, la base del futuro assetto turistico del mandamento.
«L’imposta di soggiorno – ha spiegato l’assessore Luca Bellotti – fa parte di un percorso concordato assieme agli altri comuni ma anche con gli operatori. Oramai è una tassa presente in quasi tutte le località turistiche; alla nostra zona permetterà di avere un budget stimato in circa 1,9 milioni di euro da destinare a promozione e comunicazione».
Entrando nel dettaglio, a snocciolare i dati ci ha pensato il consigliere nonché assessore provinciale Filippo Compagnoni: «Le stime su Valfurva, valutando le presenze – ha spiegato - prevedono un introito di 173.000 euro, 500.000 euro sono previsti per Bormio, 150.000 Valdidentro, 60.000 Valdisotto e 8.000 Sondalo».
Chiaramente queste risorse andranno integrate con analoghe contribuzioni da parte dei comuni, dell’amministrazione provinciale (che già contribuisce per il funzionamento degli uffici Iat) e con un ulteriore apporto di risorse da parte di altre tipologie di operatori come per esempio gli impiantisti.
Valfurva, ha anticipato Bellotti, ha però già fatto presente le proprie difficoltà nel far quadrare il bilancio.
Il capogruppo di minoranza Gianfranco Saruggia ha posto l’accento sull’assenza di Livigno. «Sicuramente l’essere riuniti sotto il marchio “Bormio” rappresenta già un passo in avanti ma l’assenza di Livigno pesa e peserà. E poi magari questo non potrà essere usato ancora da Livigno per differenziarsi maggiormente nel contesto dell’Alta Valle?».
Bellotti ha rassicurato la volontà del Piccolo Tibet di collaborare al progetto.
«Livigno ha sottolineato come il Bormiese – ha spiegato - sia sempre pronto a litigare. Il messaggio è stato chiaro: prima unitevi, create un brand unico e poi ci ritroviamo». n
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