Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 15 Novembre 2013
Oggiono: musulmani in oratorio
La convivenza salva sempre
Nuova tappa: “Adamo, dove sei?”
Al tavolo dei relatori col parroco
Storie di vita vissuta e amicizia
Oggiono - «Da quando vivo in Italia, noto la differenza tra le religioni: quando ero in Senegal si pregava il venerdì e la domenica: in moschea, nella chiesa o nella casa dei cristiani talvolta col nostro tappeto sotto alla croce di Gesù».
Dibattito a più voci, l’altra sera, in oratorio: al tavolo dei relatori, extracomunitari musulmani e il parroco. I tempi davvero cambiano e la seconda tappa del percorso “Adamo, dove sei?” ha affrontato – dopo la precarietà e la globalizzazione – il tema sempre attuale della «convivenza tra culture».
Don Maurizio Mottadelli l’ha introdotto attraverso il mito di Babele, poi ha intervistato gli ospiti chiedendo loro «assaggi di cultura». La sfida: raccontarsi (nei tempi dettati dal programma) e donare ai cristiani di Oggiono qualcosa di sé.
Moctar Niang ha portato quella testimonianza: in Italia – ha aggiunto - è arrivato «clandestino, nel 1999: mai avevo venduto merce sulla spiaggia e per me – ha rievocato – è stata una galera; lì mi ha incontrato una famiglia di Roma che, via via conoscendomi, alla fine mi ha voluto adottare: talmente ero impaurito, ho rifiutato; sono scappato pensando che chissà cosa volesse farmi; a Molteno sono arrivato invitato da un connazionale: il giorno stesso ho trovato lavoro».
Altri dettagli e altre testimonianze, nel servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola sabato 16 novembre.
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