Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 11 Ottobre 2013
Nuova viabilità, ci siamo
Cantiere aperto a breve
Nei primi mesi del 2014 al via i lavori tra i ponti Nave e San Pietro - Un progetto da sei milioni per poter bypassare i centri abitati
Dovrebbe essere la volta buona per la nuova viabilità della bassa Valchiavenna. Previsto per il 2014, primo trimestre, l’avvio dei lavori di realizzazione del percorso che collegherà il ponte Nave al ponte di San Pietro di Samolaco evitando i centri abitati. Un intervento da tempo nei piani dell’amministrazione provinciale che in questi anni è andata accantonando i fondi necessari per realizzarlo. E non sono pochi. Il progetto, originariamente da 8 milioni di euro, è stato ridotto prevedendo minori movimenti terra e altri accorgimenti, a sei milioni. Due dei quali arriveranno dal Bim. Essendoci le risorse si può partire con la fase progettuale.
Il progetto prevede che dal Ponte Nave la strada corra sulla sponda sinistra del Mera sbucando nei pressi del ponte di San Pietro senza necessità di attraversamenti del fiume. Da lì la nuova strada si ricollegherà al tratto conosciuto come “tiro dei polli”. Una lunga tangenziale che eviterà che il traffico attraverso l’abitato di Samolaco. Il secondo lotto, che riguarda il territorio di Gordona, non è, invece, ancora programmato. In questo caso la strada tornerà verso la sponda sinistra della valle evitando di attraversare, come avviene ora, le frazioni dell’abitato gordonese. La bretella dovrebbe risolvere anche il problema aperto con il varo quest’estate del sottopassaggio di Novate Mezzola. Sottopassaggio che consente ai mezzi pesanti di spostarsi lungo la Provinciale Trivulzia, e quindi verso l’area industriale di Gordona, ma che li costringe a fermarsi a San Pietro di Samolaco, visto che il ponte omonimo non è in grado di reggerne il peso. Per raggiungere l’area industriale, insomma ora i camion sono costretti a una gimcana tra Trivulzia e Statale 36.
«Fino ad ora – spiega l’assessore Snider – abbiamo provveduto ad accantonare i soldi con ogni bilancio di previsione per arrivare ad avere i 6 milioni necessari ad approvare la progettazione definitiva. Contiamo di vedere l’apertura del cantiere in tempi brevi. Così come ci auguriamo di vedere già questo inverno l’inizio dell’intervento concordato con Anas per l’allargamento della Statale 36 al Pozzo di Riva. Un intervento possibile solo grazie all’apertura del sottopassaggio di Novate. Si tratta di due opere che dovrebbero migliorare notevolmente la viabilità nella zona dell’accesso alla valle». Il prospetto del triennale delle opere pubbliche approvato recentemente da palazzo Muzio parla per la bretella di inizio lavori nel primo trimestre 2014 e conclusione entro la fine dello stesso anno. Tempistica che, ovviamente, va presa con le molle.
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