Cronaca / Lecco città
Mercoledì 10 Giugno 2015
Nuova disoccupazione
«L’indennità è bloccata»
Naspi: la denuncia Cgil: «Da tempo siamo pronti a presentare le domande ma non c’è l’iter per pagarle Per chi è senza lavoro ogni ritardo è un dramma»
«Da quaranta giorni siamo pronti a presentare le 113 domande di cittadini a cui spetta la nuova indennità Naspi, in pratica cinque domande al giorno, ma non lo possiamo fare perché a livello nazionale non è ancora stata attivata la procedura per liquidarle. E, con quelle in corso, contiamo di totalizzarne 150 per il solo mese di maggio».
Lo ha detto in conferenza stampa la direttrice del patronato Inca, Cinzia Gandolfi, in un incontro sul nuovo ammortizzatore sociale a cui ha preso parte anche il segretario della Cgil, Wolfango Pirelli.
Le domande possono essere presentate solo per via informatica e in pratica, spiega Gandolfi, i cittadini «possono far domanda, ma l’Inps non la vede, non la può scaricare né pagare. Abbiamo una forte preoccupazione perché chi ha perso il posto di lavoro è in situazione di disagio e rischia di rimanere a lungo senza vedere un euro».
Proprio quando il precedente ammortizzatore, l’Aspi che a Lecco da gennaio ad oggi per chi ha smesso di lavorare entro il 30 aprile ha raccolto 1.100 domande, dopo un paio d’anni di disagi tecnologici aveva iniziato a funzionare si è inserito il nuovo sistema della Naspi per la quale «la procedura – dice Gandolfi – sembra essere stata rilasciata solo ad alcune sedi Inps rilevando però problemi di funzionamento, come sappiamo da notizie ufficiose. E ciò aggiunge ulteriore preoccupazione visto che il tempo gioca a sfavore dei disoccupati».
Come promesso con l’arrivo del jobs act la Cgil sta monitorando tutti gli aspetti attuativi della riforma del lavoro «di cui la Naspi – dice Pirelli – è una parte rilevante. Ci era stato detto che la riduzione di tutele sarebbe stata compensata da un allargamento degli strumenti per chi avrebbe perso il posto, e che ciò avrebbe avuto come riferimento il modello dominante europeo. I fatti ci mostrano che non sta andando così visti i problemi di copertura e i ritardi dell’Inps».
Il monitoraggio sul jobs act prevede anche quello che il sindacato spiega di star realizzando anche al proprio interno. Se ne parlerà martedì 23 in una conferenza organizzativa ma aperta al pubblico, dove oltre 200 delegati cercheranno nuove risposte in termini di servizi e iniziative sindacali.
«Abbiamo un patronato – dice Pirelli – che ha cambiato pelle in seguito alle vicende del mercato del lavoro. Prima si occupava solo di domande di pensione, ora solo di disoccupazione, mobilità, cassa integrazione, e tutto ciò dà un nuovo orientamento al lavoro sindacale. Perciò consapevole di essere un punto importante di informazione su questi temi, lo rafforzeremo. Monitoreremo tutto».
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