Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 03 Ottobre 2013
Novità nella continuità
Ordine degli architetti
Vanoi subentra a Sgrò
Volti nuovi, ma continuità con le linee guida dell’esperienza precedente, nell’impegno “interno” al servizio degli architetti così come nell’apertura verso gli enti pubblici e la società civile, per diffondere cultura e buone pratiche.
Così il nuovo presidente Giovanni Vanoi ha presentato, ieri sera, il programma per il quadriennio 2013 – 2017 del consiglio dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Sondrio eletto di recente.
Insieme a Vanoi, nel nuovo consiglio siedono Claudio Botacchi (con l’incarico di segretario), Andrea Forni (nominato tesoriere), Marco Del Nero, Mauro Marantelli, Carlo Murgolo, Nicola Stefanelli, Giulia Maria Vitali e Giulia Pedrotti.
Un gruppo, ha rimarcato Vanoi, che «si propone in continuità con il lavoro del consiglio uscente guidato dal presidente Giuseppe Sgrò» e che si troverà subito di fronte una sfida operativa importante, quella legata alla riforma delle professioni. «C’è molta carne al fuoco – ha detto Vanoi –, stiamo già lavorando per adempiere alle pratiche sulla formazione continua, con l’idea anche di attivare una piattaforma di scambio con altri Ordini per corsi e crediti professionali. Nel contempo, siamo impegnati sugli altri temi della riforma, dalle regole sulle società di professionisti all’obbligo dei contratti, ai collegi di disciplina».
Particolare attenzione, ha sottolineato Vanoi, sarà dedicata ai nuovi iscritti, per facilitare loro l’approccio alla professione.
E nell’attività l’Ordine continuerà a guardare oltre i confini provinciali: «Vogliamo attivare collegamenti ancora più stretti con l’Ordine nazionale – ha sottolineato Vanoi –, con Inarcassa e con la Consulta regionale degli architetti, i cui gruppi di lavoro sulle diverse tematiche che interessano la professione hanno una funzione importante per un Ordine piccolo come il nostro». Nei prossimi anni, poi, proseguirà l’altro fronte dell’attività, quello rivolto verso l’esterno: «Vogliamo essere più presenti ai tavoli istituzionali e dare il nostro contributo professionale alla società civile – hanno spiegato Botacchi e Vitali -, partecipando al dibattito e promuovendo iniziative divulgative e, perché no, educative, rivolte alle scuole ma anche al pubblico non specialistico».
E poi c’è un tema che all’Ordine sta molto a cuore: «Nel rapporto con le istituzioni vogliamo incentivare l’uso del concorso di architettura come strumento sistematico per l’affidamento degli incarichi – ha sottolineato Vanoi -, un sistema che a livello europeo è ormai considerato la procedura normale. Non è complicato come si può pensare, oltretutto».
Ma c’è di più: «Puntiamo ad affiancare gli enti locali nella stesura di bandi e concorsi per il recupero di aree significative – ha spiegato Stefanelli -, utilizzando anche i fondi specifici messi a disposizione da Inarcassa, e presteremo attenzione a che bandi e tariffe siano corretti».
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