Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 11 Dicembre 2013
Novate: enorme falla
prosciuga la rete idrica
Il Comune ha dovuto tamponare l’emergenza sfruttando altre sorgenti vicine - In attesa di riparare il guasto imposta la bollitura - Stessa sorte a Gordona
Una grossa perdita, ancora non trovata. Crisi idrica a Novate Mezzola, dove da domenica praticamente tutta la frazione principale è rimasta a secco. L’amministrazione guidata dal sindaco Mariuccia Copes è stata costretta ieri mattina ad emettere un’ordinanza che vieta il consumo di acqua potabile per scopi alimentari se non previa bollitura.
Dietro, però, non ci sono problemi di valori sballati o di presenza di batteri trovati da analisi dell’Asl. Semplicemente l’amministrazione è stata costretta ad immettere nella rete acqua non proveniente dalle solite sorgenti controllate. Acqua potabile ma non “certificata”. Quindi da bollire per evitare problemi. Il tutto per far fronte a una perdita che sembra essere molto grossa, visto che ha svuotato la vasca di accumulo dell’acquedotto che serve la frazione di Novate: «Abbiamo passato tutta la giornata di domenica - spiega il primo cittadino - a cercare l’origine della falla, ma nonostante l’impegno e l’aiuto della Protezione Civile non siamo riusciti a venire a capo del problema. I lavori di ricerca sono ricominciati lunedì, anche con l’ausilio di attrezzature della Comunità montana. Speriamo di venire a capo in tempi brevi di questo problema».
Nel frattempo la scelta è stata quella di avvalersi dell’acqua di un canale situato vicino all’acquedotto. Acqua facilmente derivabile, ma non controllata: «Domenica sera abbiamo fatto porta a porta per avvertire la cittadinanza dell’imminente ordinanza. Ordinanza che abbiamo deciso di estendere a tutto il territorio comunale, anche a Campo Mezzola, a scopo precauzionale. Abbiamo avvertito i Vigili del Fuoco per rifornirci con l’autopompa, ma abbiamo dovuto attendere la pubblicazione dell’ordinanza. Voglio ringraziare i cittadini per la collaborazione e la comprensione». Il momento di difficoltà che non appena trovata la falla dovrebbe rientrare presto. Ma non è l’unico fattore da tenere in considerazione. La crisi idrica, infatti, si innesta sul lungo periodo di siccità, altro fattore di rischio sulla possibilità di approvvigionamento. In questi anni i comuni, su tutti Prata Camportaccio che in passato ha attraversato alcuni momenti di grave difficoltà, si sono mossi per trovare nuove sorgenti in grado di rimpinguare le riserve.
Anche Chiavenna, che grossi problemi in passato non ne ha avuti, si è attivata in tal senso. Buchi nella rete idrica e siccità, comunque, non sono le uniche difficoltà. Verceia è appena uscita da un periodo in cui l’acqua non è stata potabile a causa di analisi sballate effettuate dall’Asl. Una crisi in questo caso rientrata. Non così per Gordona. Qui a fine novembre sono arrivati risultati non conformi agli standard fissati dalla legge per la presenza di elementi esterni. Immediata l’ordinanza del sindaco Mario Biavaschi, ma il contrordine non è ancora arrivato.
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