Cronaca / Lecco città
Martedì 17 Febbraio 2015
Non si sposa
più nessuno
I matrimoni
in picchiata
Dal 2006 calati di oltre il 35%
Meno all’altare e in Comune
Il tasso è più basso che in Italia
Matrimoni in picchiata in città: dal 2006 allo scorso anno sono diminuiti di oltre un terzo (35%), piombando dai 197 di nove anni fa ai soli 128 del 2014, che portano la nostra città largamente al di sotto della media nazionale.
È un dato che rispecchia il trend italiano, quello che si evince andando a scartabellare le statistiche messe a disposizione dal Comune di Lecco. Non si tratta comunque solamente di numeri, quanto di un indice di come anche i lecchesi stiano cambiando, un po’ per volontà e un po’ per forza.
Se non ci si sposa più, o comunque si rimanda l’appuntamento con l’altare (o con l’ufficiale di stato civile) le cause sono diverse e anche a Lecco si ritrovano tutte. Fatto sta che dal 2006 il picco è stato quasi verticale. Solo nel 2012 si è verificata una consistente ripresa delle funzioni (“impennate” dalle 147 dell’anno precedente a ben 176), salvo poi riprendere la caduta libera: 138 nel 2013, solo 129 lo scorso anno.
L’emorragia principale si rileva nelle celebrazioni religiose (passate da 110 a 68), ma è secca anche la perdita relativa al rito civile (da 87 a 61). Non è dunque una fuga dall’istituzione religiosa, ma proprio una rinuncia al fatidico “si”.
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