Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 24 Settembre 2013
No della Colmen
alla caccia ai cervi
Le associazioni schierate contro gli abbattimenti: «Manca la sicurezza» - Venerdì la discussione in Provincia - «La zona diventi parco di continuità»
La caccia alla Culmine di Dazio? «Una scelta pericolosa per ci abita e per tutte le persone che la visitano». È anche una questione di sicurezza che fa dire no all’abbattimento indiscriminato degli ungulati sulla Colmen, riconoscibile montagnetta tonda che svetta fra Morbegno, Ardenno e, di fronte, Talamona. Un posto dove ci sono baite e sentieri, di quelli facili sui quali si incammino anche i bambini. A due passi da Dazio, Categno, Porcido, dalle frazioni sull’Adda di Morbegno, Paniga e Desco. E quindi a un tiro di schioppo dai cacciatori pronti a sparare sui cervi.
«L’apertura della caccia coincide con il periodo dei funghi e la Colmen diventa particolarmente frequentata. Ma in generale continua a essere meta di famiglie, di chi vuole farsi una passeggiata poco impegnativa in un posto suggestivo» - dice Carlo Cadregari che fa parte di un sodalizio informale “Gli amici della Colmen” che insieme a un’altra associazione (questa formale), la “Montagna Magica”, si occupa della salvaguardia del territorio della Colmen e di animarlo con varie iniziative. «Sono totalmente in disaccordo con l’apertura della caccia ai cervi – continua – per una questione di sicurezza innanzitutto: la presenza di fucili renderebbe pericoloso frequentarla. solamente nella giornata di domenica sono arrivate una quarantina di persone, ma sono sette anni che ho casa qui e ne vedo di gente passare per la Colmen, da 50 anni zona protetta. Poi c’è un ballo la proposta di trasformarla in parco in continuità con il Parco della Bosca: assurdo allora renderla cacciabile con una decisione di cui gli abitanti non sanno nulla».
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