No al porto turistico
La protesta sui muri
Nel mirino il sindaco Molteni, la firma è anarchica
E oltre il danno la beffa: l’area non è videosorvegliata
Il no al Polo turistico di Olivedo adesso finisce anche scritto sui muri. È accaduto a Perledo, a pochi passi con il confine con Varenna.
Frasi a tratti molto offensive nei confronti del sindaco di Varenna, Carlo Molteni, firmate con la “A” di anarchia, sono apparse sul tornante che, da sopra la stazione di Varenna Perledo, si dipana verso monte (strada provinciale 65).
Chi sarà stato? «Non è gente del posto - afferma sicuro il sindaco di Varenna - Le scritte apparse a Perledo somigliano tanto a quelle che tempo fa, invece, si erano lette alle Caviate di Lecco contro il porto. Che ne so: sembra un’azione organizzata e messa in campo da qualcuno che si muove a comando».
Il tema è quello dei due “isolotti” al largo di Olivedo che, secondo alcuni, Molteni e la sua giunta vorrebbero costruire. Non sono contemplati nel Piano di governo del territorio approvato dal consiglio comunale di Varenna il mese scorso. Anche se Legambiente, Fai e minoranza consiliare di “Vivere Varenna” accusano la giunta di averli cancellati dal documento urbanistico in maniera «virtuale».
Sul muraglione, già più volte tavolozza negli ultimi anni di Perledo, appaiono i cartelli: «Area videosorvegliata». Peccato che telecamere qui non ce ne siano proprio, come conferma il sindaco di Perledo Signorelli. «Avevamo iniziato a piazzarle alla discarica - dice -. Ce le hanno rubate tutte e il progetto videosorveglianza ha subito un inevitabile stop». Ci sono così solo i cartelli, di cui i grafomani se ne sono fatti un baffo.
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