Cronaca / Valchiavenna
Sabato 22 Marzo 2014
Niente consiglio dopo la sfiducia
Campodolcino chiama il prefetto
La minoranza ha scritto al prefetto di Sondrio per la vicenda della mancata convocazione del consiglio comunale
«La mozione sulla sfiducia è sempre stata valida ed è necessario discuterla in consiglio comunale».
La minoranza di Campodolcino ha scritto al prefetto di Sondrio Carmelo Casabona per la vicenda della mancata convocazione del consiglio comunale entro i termini previsti dalla normativa. All’ordine del giorno avrebbe dovuto essere messa la discussione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. La premessa è chiara.
I due consiglieri dell’opposizione, insieme ai colleghi della maggioranza Aldo Walter Della Morte e Luca Ghelfi, alla fine di gennaio avevano presentato una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino Giuseppe Guanella. Due settimane dopo, secondo la ricostruzione di Stefano Della Morte e Stefano Ravo, «gli stessi consiglieri di maggioranza firmatari della mozione revocarono - dietro pressioni forti e costanti - la manifestazione di consenso alla mozione di sfiducia ritirando altresì̀ la loro richiesta di convocazione del consiglio comunale».
A quel punto non c’è stata la convocazione e questo finale non convince i consiglieri di opposizione. Stefano Della Morte e Ravo, citando la legge e il regolamento comunale, scrivono al prefetto che la mozione presentata ha mantenuto validà «in quanto mai ritirata dai sottoscritti che rappresentano comunque i due quinti dei consiglieri assegnati».
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