Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 25 Maggio 2015
Niente biciclette sui bus
protesta l’ente montano
«Per noi è una priorità»
Capelli: «Investiamo sulle due ruote
ma Stp ha risposto picche alla nostra richiesta»
Niente bici sulle corriere, siamo italiani. Perché mentre sugli autobus svizzeri le mountain bike trovano spazio da molti anni, in provincia di Sondrio la situazione è differente. E adesso la Comunità montana della Valchiavenna, che ha investito sulle ciclabili e sugli itinerari di downhill, non è più disposta a tollerare questa situazione.
«Vogliamo puntare sul trasporto delle bici sui pullman di linea e abbiamo presentato questa richiesta alla dirigenza della Stps, con il supporto della Provincia – spiega Cinzia Capelli, presidente della Cm -. Questa disponibilità per noi è fondamentale. Ci hanno risposto che ci sono problemi legati allo spazio sugli automezzi e alle mansioni degli autisti, che non prevedono questo compito. Un’altra richiesta è legata alla promozione turistica del territorio. Mentre, sempre per citare la vicina Svizzera, nei Grigioni le aziende italiane promuovono i prodotti tipici, in Italia finora non si è assistito a iniziative di questo tipo».
Il sindacato degli autisti non si oppone alla collaborazione con i ciclisti. «Non si può continuare a gestire un servizio di trasporti in una zona turistica con logiche antiquate – commenta dalla Cgil trasporti Giorgio Nana -. Come lavoratori siamo pronti ad adeguarci alle nuove esigenze, ci aspettiamo che lo faccia anche la dirigenza della Stps. Bisogna trovare la capacità di gestire in modo moderno le linee, conquistando nuovi passeggeri».
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