Nicolò era una minaccia

Ma Aicha uccise senza capire

La perizia della psichiatra nominata dal giudice, oggi in tribunale c’era anche la giovane mamma

Totale vizio di mente, non sarebbe punibile

Quando uccise il suo bambino di neanche tre anni, Aicha Coulibaly era affetta da una grave depressione psicotica e da un grave disturbo della personalità.

Sono queste le conclusioni a cui è giunto il perito nominato dal giudice delle indagini preliminari Massimo Mercaldo.

La psichiatra milanese Mara Bertini ha dato conto al giudice, questa mattina nell’aula del tribunale di Lecco, della sua perizia e delle sue conclusioni, condivise appieno dal consulenti delle parti, pure presenti al primo piano del Palazzo di giustizia insieme all’indagata.

La dottoressa Bertini ha spiegato come il quadro psicotico al momento del fatto sia parzialmente rientrato e la giovane mamma sia consapevole delle ragioni per le quali è in arresto: la sua conclusione è che la donna sia in grado di presenziare coscientemente al processo che la riguarda. Quando uccise Nicolò, però, era affetta da un vizio totale di mente innestatosi su una grave depressione psicotica che l’ha portata a vedere nel suo piccino una sorta di minaccia per lei e per il marito.

I particolari su “La Provincia di Lecco” in edicola mercoledì 7 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA