Cronaca / Oggiono e Brianza
Lunedì 21 Aprile 2014
Nibionno: l’omicidio di Joele
Riparte il processo
L’accusa ha definito il delitto un «attacco insensato di brutale, alcolizzata violenza»
Joele fu colpito «almeno cento volte», ma in aula si è delineato il dramma anche di Alex
Il processo per l’omicidio di Joele Leotta e il ferimento di Alex Galbiati riprende martedì in tribunale a Maidstone.
In Inghilterra i due ventenni (uno di Nibionno, l’altro di Rogeno) furono aggrediti la sera del 20 ottobre scorso.
Accusati sono Aleksandras Zuravliovas, Saulius Tamoliunas, Linas Zidonis, Tomas Gelezinis. Quanto emerso dall’inizio del dibattimento, ha gettato già luce sui tragici fatti, la cui ricostruzione era stata finora frammentaria per il riserbo imposto dalle autorità inglesi, ma anche – ora è certo – per il troppo sgomento e dolore; davanti ai giurati si è avuta l’agghiacciante ricostruzione di quello che il pm Philippa McAtasney ha definito un «attacco insensato di brutale, alcolizzata violenza». Joele – lo si è già detto – fu colpito «almeno cento volte», ma in aula si è delineato il dramma anche di Alex: mentre la vita dell’amico si spegneva sotto i suoi occhi, parlò con uno degli assassini.
«Galbiati – ha ricostruito l’accusa – riuscì a chiamare la polizia solo fingendosi svenuto in bagno: ne uscì, tornato il silenzio; cercò l’amico e lo trovò steso ai piedi delle scale, all’ingresso del palazzo.
Si fermò lì, accanto al corpo, in attesa dei poliziotti»
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