Cronaca / Lecco città
Giovedì 04 Giugno 2015
«Nelle imprese è tornata la fiducia
Si investe in tecnologia e sull’export»
Api Lecco: il direttore Mauro Gattinoni vede consolidarsi nelle aziende segnali positivi
«Crescono le richieste di figure professionali di livello: ci si sposta sui prodotti di qualità»
Luigi Sabadini, presidente di Api Lecco, e il suo vice Oriano Lanfranconi hanno partecipato a Roma alla giunta, al consiglio generale e all’assemblea di Confapi. Appuntamenti tecnici che sono serviti a preparare le assise elettive di metà luglio.
Con quasi 550 imprese iscritte che occupano attorno alle 10mila persone, Api Lecco è tra le prime cinque territoriali di Confapi. «Nel sistema, abbiamo un peso politico importante - riferisce Mauro Gattinoni, direttore di Api Lecco - che, per le imprese di Lecco e Sondrio nostre associate, si traduce in una grande visibilità e nella possibilità di incidere nella rappresentanza sindacale e nei progetti della formazione».
L’associazione con le sue scadenze, e le imprese con i loro impegni quotidiani. Le piccole e medie aziende di Api Lecco che periodo stanno vivendo? Come chiedere: c’è o no la ripresa? Pare di capire che molti segnali (ordini, fatturati, utilizzo degli impianti) sono in miglioramento, anche se non per tutte le imprese, e con la precisazione che i margini sono più bassi rispetto al passato. E, come si è ripetuto spesso in questi anni di crisi, vanno bene le aziende che esportano, mentre chi lavora solo nel mercato interno deve, in molti casi, confrontarsi con una domanda ancora incerta. Chiediamo conferma a Gattinoni. «Si può dire che i segnali positivi si stanno consolidando. Quindi, pur in una situazione che resta variegata, ci sono gli elementi per affermare che il quadro è in miglioramento, come pure la fiducia degli imprenditori».
Le attese e la fiducia - che concorrono a formare il “sentiment” degli imprenditori - sono elementi essenziali per un miglioramento della congiuntura. «La tipologia delle richieste che le imprese fanno a Api Lecco - riferisce Gattinoni - mostrano che gli imprenditori sono un po’ più fiduciosi. Ci arrivano domande che riguardano l’innovazione. E anche le richieste di credito non servono più a tamponare situazioni di crisi di liquidità, ma per realizzare miglioramenti di processo. Insomma, si torna ad investire con una prospettiva che si allunga nel medio termine. Lo stesso discorso - continua il direttore di Api Lecco - lo si può fare sull’occupazione. Oggi le nostre imprese in prevalenza cercano figure di un certo rilievo, sia nelle funzioni commerciali (devono conoscere soprattutto ai mercati esteri) sia tecniche. Sono elementi che confermano la propensione all’export delle imprese e la tendenza a spostarsi su prodotti ad alto valore aggiunto».
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