Cronaca / Lecco città
Mercoledì 10 Giugno 2015
Nelle imprese artigiane
solidarietà dagli enti bilaterali
Nuovi strumenti: si va verso la fine della cassa in deroga. Il fondo punta a dare un ulteriore sostegno al reddito
Sono state definite tra le parti sociali, Inps ed Elba (Ente bilaterale dell’artigianato), le procedure e i passaggi per utilizzare il neonato Fsba (Fondo solidarietà bilaterale dell’artigianato).
La legge Fornero ha modificato l’impianto degli ammortizzatori intervenendo di fatto anche sull’ammortizzatore della cassa in deroga prevedendone per quest’anno il sostanziale esaurimento.
Massimo Bertarini della Cisl sottolinea: «La cassa integrazione in deroga è stata molto utilizzata nella gestione di situazioni di crisi da quelle aziende prive di copertura, data dai tradizionali ammortizzatori quali cassa ordinaria e straordinaria. L’utilizzo non è stato privo di problemi e carenze legate ad un costante aumento di impegno di spesa dovuta alla crisi, ciò nonostante un attento impegno delle parti sociali ha permesso di fornire ossigeno vitale in questi anni di crisi ad aziende e lavoratori in difficoltà. La costante azione in prima linea del sindacato - nota Bertarini _ e il pressing continuo sul Governo, sono state certamente fondamentali. Da parte nostra spiace invece costatare che a volte è stata poco sentita e riconosciuta proprio da coloro che ne hanno beneficiato. Anche nelle aziende nel Lecchese, un territorio che certamente non manca di qualità, attenzione all’ innovazione, fantasia e professionalità, le situazioni di difficoltà che abbiamo e stiamo tutt’ora affrontando sono state davvero molte».
Con il “naturale” esaurimento della cassa in deroga (interamente finanziata dalla collettività), le parti sociali, che in questi anni hanno sperimentato e consolidato buone relazioni attraverso la bilateralità, mettono in campo un nuovo strumento quale il Fondo solidarietà bilaterale dell’artigianato (Fsba), allo scopo di dare un possibile sostegno fino alla fine dell’anno a lavoratori ed aziende che purtroppo non stanno ancora avvertendo, in questi primi mesi del 2015, quella prima e timida inversione di tendenza riportata nelle medie statistiche.
Nel concreto e fino alla fine dell’anno, oltre la massima richiesta possibile di cassa in deroga (152 giornate nel 2015), le aziende in difficoltà potranno fare richiesta, attraverso accordi con il sindacato, di ulteriori 90 giorni indennizzati, di sospensione per i lavoratori coinvolti e colpiti da situazioni di crisi aziendale.
L’indennizzo delle giornate di sospensione passerà per il 20% dal neonato Fsba attraverso Elba, l’Ente bilaterale dell’artigianato, e per l’ 80% dalla Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) e saranno erogati entrambi dall’ Inps. Ad oggi sono 20 i milioni di euro disponibili sul 2015.
Occorrerà però fare particolare attenzione ai requisiti per poter utilizzare questo strumento, quali la regolarità contributiva delle aziende nei confronti di Elba, mentre per i lavoratori dovranno essere verificati i requisiti contributivi pregressi, indispensabili per aver acceso alla prestazione di disoccupazione dell’Inps.
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