Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 30 Settembre 2013
Negozi, giorno di lavoro forzato
Scontrini e prezzi da adeguare
Il salasso non solo è garantito, per le famiglie: l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva previsto a partire da domani, a pagare il prezzo più elevato saranno le famiglie meno abbienti.
Ma anche per i commercianti oggi sarà un giorno di lavoro forzato: un giorno solo, infatti, per adeguare scontrini, cartellini e registratori di cassa ai nuovi valori dell’imposta sul valore aggiunto, dal 21 al 22%. Intanto però, saranno le famiglie con i più bassi redditi a subire l’aggravio di imposta più pesante, la situazione si capovolge completamente se si confronta l’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva sullo stipendio netto annuo di un capo famiglia. Le ultime stime dei commercianti, infatti, indicano un ulteriore peso che deprimerà ancor più la domanda interna penalizzando soprattutto le famiglie più povere e quelle più numerose. Ma a pagare il conto saranno anche gli artigiani e i commercianti che, nella stragrande maggioranza dei casi, lavorano per il mercato domestico. Questo ritocco deprimerà ancor più i consumi delle famiglie che anche per l’anno in corso sono destinati a subire una contrazione del 3% circa. In termini di portafoglio, infatti, l’aumento al 22% riguarderà il 70% dei prodotti e costerà 207 euro annui a famiglia, portando consistenti rinc ari nel settore dell’abbigliamento (+81 euro), nell’acquisto d scarpe (+25 euro) e bevande alcoliche, vino compreso, e gassate (+12 euro).
Intanto, dai negozianti, ai commercianti fino ai supermercati, ai venditori d’auto fino ai negozianti di arredamento o di vestiti, scatta la corsa per l’adeguamento dei cartellini. Tutto in solo giorno.Tutti ad adeguarsi all’aumento dal 21 al 22% dell’aliquota Iva ordinaria, solo oggi, per un esercito di operatori, confidando anche per la contabilità a programmi e software si spera già aggiornati per questa nuova operazione.
Ma ad essere stravolte saranno anche le strategie commerciali. A cominicare dalla grande distribuzione evidentemente costretta a rivedere le precedenti scelte impostate su offerte e promozioni proprio per rivedere decidere su quali e nuovi prodotti applicare il rincaro e su quali altri invece preservare il prezzo finale dal ritocco dell’imposta: tutto in un’ottica di non penalizzare i propri consumi. Ma il rincaro dell’Iva comporterà problemi ai commercianti anche per la tenuta della certificazione dei corrispettivi che procedono all’emissione degli scontrini. Dovranno avere la premura di adeguare in tempo i propri registratori di cassa al fine di applicare correttamente la nuova aliquota.
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