«Negli Usa vogliono
il mio giro della morte»
Angius scritturato a Las Vegas Dieci spettacoli nei casinò che potrebbero diventare 40
«Solo io uso la moto da trial»
È’ tornato dalla trasferta di Las Vegas il pilota di colore Emanuel Angius , 26 anni, protagonista negli Usa della prova mondiale di enduro indoor. Latrasferta in Usa di Angius è stata decisamente proficua sotto il profilo sportivo ma ancor di più per quello che riguarda il suo futuro.
Angius ha contattato un team manager americano Tj Austin che gli ha proposto di passare dai quattro a sei mesi in Nevada a Las Vegas girando per i numerosi casinò della città a fare spettacoli.
«La proposta è davvero interessante- spiega il giovane -. Un paio di grossi sponsor mi hanno visto in azione e così tramite TJ Austin mi hanno proposto di fare inizialmente una decina di show che in seguito potrebbero diventare quaranta. Un ingaggio notevole anche dal punto di vista economico. «Non nascondo che la cosa mi ha emozionato inizialmente poi valutando bene la proposta ho capito che ciò mi farà fare la spola tra l’Italia e gli Stati Uniti per questi show acrobatici».
Come mai proprio un italiano?
«La cosa è abbastanza semplice perché io so fare il giro della morte con la moto da trial e gli americani sono abituati a vederlo fare solo con le moto da cross e questo mi ha fatto guadagnare punti.
Con quale moto correrai? «Per ora non so nulla ma visto che il manager è molto legato alla Gas Gas ci si potrebbe orientare proprio verso la moto spagnola che in pratica è quella usata la scorsa settimana a Las Vegas.»
Quale esperienza hai tratto dall’evento di Las Vegas?
«Ho capito che gli americani sono una manica di pazzi per questo sport nel palazzetto c’erano oltre 30 mila spettatori e tutto ciò che girava attorno a questo evento era un business vendevano di tutto personalizzato dagli hot-dog alle patatine dalle magliette agli occhiali e la gente spendeva la non c’è come da noi l’austerità e la crisi la si sta decisamente meglio perché gli americani i soldi in tasca li hanno eccome.»
Ti senti pronto di stare lontano da casa per un certo periodo?
«Beh quello è il mio lavoro perciò sono abituato a girare, ma per lo più in Europa, però negli Stati Uniti sarà una novità, ma ala fine ci sarà spero la convenienza almeno quella di farmi conoscere nel mondo a stelle e strisce quello si».
Lo stuntman rimpiangerà Mandello, ma ora aspetta la chiamata da Tj Austin. n
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