Cronaca / Circondario

Lunedì 24 Novembre 2014

’Ndrangheta, dominio trentennale

Nelle intercettazioni il presunto vicecapo rivendica il suo lungo impegno nel “locale” di Calolziocorte. La presentazione in Calabria risale addirittura al 1975 e da allora il gruppo è sempre stato operativo

LECCO

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Il “locale” «di alto lignaggio», come lo definisce il giudice delle indagini preliminari di Milano Simone Luerti nell’ordinanza di custodia cautelare che, all’alba di martedì scorso, ha portato in carcere 38 persone più tre agli arresti domiciliari nella nuova operazione contro le ramificazioni della ’ndrangheta al Nord, avrebbe una struttura nuova.

Ci riferiamo alla cosiddetta ’ndrina di Calolziocorte, la cui fondazione originaria, sentenze passate in giudicato alla mano, fanno risalire addirittura al 1975, con la presentazione ufficiale ai capibastone durante il summit plenario dei primi di settembre al santuario della Madonna di Polsi, sull’Aspromonte., Una struttura nuova che affonda però le sue radici nel passato, dal momento che, stando a quanto ricostruito dagli investigatori dei Ros dei carabinieri, ci sono i nomi che ricorrono nelle inchieste passate e in quella di oggi, a cui è stato dato il nome di Insubria. Citiamo Domenico Lamanna, Antonio Mandaglio e Franco Petrolo. E proprio Mandaglio, da trent’anni, sarebbe sempre stato attivo nel sodalizio.

Dal mese di dicembre 2013, i militari dell’Arma hanno documentato riunioni periodiche tra gli indagati operanti nel Comasco «e soggetti, via via identificati, accomunati dall’essere residenti nel Lecchese e più volte indicati come “quelli di Calolzio” - scrive Luerti nella sua ordinanza -. Tali personaggi, dall’analisi delle numerose e genuine conversazioni intercettate, si sono svelati essere ’ndranghetisti afferenti alla struttura da loro stessi denominata “locale” di Calolziocorte».

“Locale” che ha un capo, Antonino Mercuri, appunto, «poi nella scala gerarchica vi sono numerosi soggetti della società maggiore, segue per importanza la carica di capo società, attualmente rivestita a Calolziocorte da Antonio Mandaglio ».