Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 16 Novembre 2014
Mortirolo, «bene che se ne parli». Ma qualcuno punta sul traforo ferroviario
«Il tunnel del Mortirolo? Banalmente meglio averlo piuttosto che no. Ma se vogliamo dare forza alla proposta sono necessarie valutazioni attente sia per quanto riguarda i costi, sia per quanto concerne i flussi di traffico e le ricadute future sulla Valle».
Chiamato in causa dal vice presidente di Confcommercio Paolo Uggé, il senatore tiranese Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri del governo Renzi, non solo si mette a disposizione del territorio, ma affronta il dibattito innescato dalla proposta di legge depositata a palazzo Madama dal collega Jonny Crosio.
E lo fa ben conoscendo la questione di cui ha parlato più volte con il presidente del comitato “Traforo del Mortirolo ora”, il concittadino Paolo Oberti.«Il problema non è se siamo d’accordo oppure no - sottolinea Della Vedova -, la questione è legata alla fattibilità dell’opera che se da una parte è suffragata dal rischio di isolamento della Valle, dall’altra deve essere sostenuta da tutta una serie di analisi necessarie, a partire dalle prospettive che la nuova via di accesso potrebbe aprire. Mi pare essenziale».
Ancor di più in un momento in cui le finanze scarseggiano, sia quelle pubbliche che anche quelle private visto che di project financing si parla, e in cui ci sono importanti priorità già sul tavolo: l’ultimo miglio della tangenziale di Tirano tutto in salita, come lo definisce il sottosegretario, piuttosto che la necessità di migliorare il servizio ferroviario. «È certamente positivo che ci si lavori, che se ne discuta - prosegue Della Vedova -, ma la proposta deve essere concretizzata con valutazioni in chiave economica e turistica, anche per renderla più forte e credibile nei confronti della finanza privata».
La nuova spinta al tunnel viario del Mortirolo strettamente legata alle interruzioni della Statale 36 a causa del maltempo , però non convince tutti in provincia. C’è una larga fetta dell’opinione pubblica, tra cui alcuni amministratori, convinta che l’opera risulterebbe non soltanto inutile, ma addirittura dannosa da un punto di vista viabilistico. Le stesse persone pronte invece a sposare l’ipotesi di un tunnel ferroviario. Tra loro il sindaco di Sondrio Alcide Molteni. «L’unico progetto da affrontare con un respiro futuro è quello del traforo ferroviario - è convinto il primo cittadino del capoluogo -. La mobilità su gomma ha mostrato già tutti i suoi limiti nelle aree alpine. Allora inutile riproporre un vecchio modello. Pensiamo piuttosto ad una ferrovia delle Alpi, capace di collegare le aree montane italiane con quelle europee». Il ragionamento è legato alla possibilità di creare un circuito virtuoso con il trenino rosso del Bernina.
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