Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 16 Marzo 2015
«Morbegno, riaprite il ponte di Ganda alle auto»
La richiesta è stata messa nero su bianco e racchiusa in una mozione che il gruppo “Morbegno è ora” ha presentato nel consiglio comunale di giovedì sera.
Poca sicurezza e pericoli viabilistici, aumento del traffico nelle zone limitrofe, difficoltà di manovra dei mezzi di sicurezza. La chiusura del ponte di Ganda ha provocato un effetto domino negativo secondo la minoranza comunale di Paolo Ronconi, per questo il gruppo consiliare ne chiede la riapertura immediata.
La richiesta è stata messa nero su bianco e racchiusa in una mozione che il gruppo “Morbegno è ora” ha presentato nel consiglio comunale di giovedì sera. L’opposizione di Ronconi ha voluto tornare su un problematica particolarmente sentita da chi ripiene nelle frazioni di Campovico, Paniga e Desco, ma anche dai residenti in città e che si sposta lungo via Forestale e verso la Costiera dei Cech, «la cui transitabilità è stata compromessa dopo la chiusura del ponte», sottolineano dalla minoranza. Chiedendo all’amministrazione la riapertura al traffico del ponte di Ganda, Ronconi e i suoi domandano al sindaco Andrea Ruggeri di tornare indietro rispetto la decisione assunta «senza confrontarsi con la popolazione e con le minoranze consiliari» lo scorso mese di luglio, quando l’amministrazione optò per la chiusura ai mezzi a motore dello storico manufatto sull’Adda. Una scelta che la minoranza ha sempre contestato, per diverse motivazioni come l’impatto sulla viabilità in via Forestale e sul Ponte Vanoni, «dove si è registrato un l’aumento del carico di traffico - ha spiegato Ronconi nel corso del consiglio comunale - fra l’altro in tratti ritenuti fra i punti critici della viabilità della Bassa Valle, con la conseguente diminuzione della sicurezza di automobilisti e pedoni». Non solo. Per i consiglieri di “Morbegno è ora” fa difetto anche la posa di paracarri sulla sommità del ponte di Ganda, avvenuta nel mese di settembre per impedire fisicamente il passaggio delle automobili, «soluzione che rende il ponte non transitabile nemmeno ai mezzi di soccorso».
Ronconi ha ricordato anche come il sindaco nell’assemblea pubblica tenuta a Campovico lo scorso novembre, avesse preso l’impegno di valutare una possibile riapertura del ponte dopo aver fatto eseguire una perizia tecnica, «e nel difficile periodo economico che stiamo attraversando sarebbe buona norma evitare inutili spese per perizie non necessarie».
Anche perché il capogruppo di minoranza ha rimarcato come «il ponte di Ganda non abbia mai manifestato negli anni passati problemi strutturali tali da deciderne un’improvvisa chiusura, anzi durante il periodo dei lavori di allargamento della strettoia soprastante, con parere favorevole degli uffici, è stato aumentato il limite di peso dei mezzi in transito portandolo a 20 quintali». Queste le premesse che hanno spinto il gruppo consiliare a domandare che «il ponte di Ganda venga riaperto al transito dei veicoli ripristinando la stessa situazione vigente prima del 21 luglio del 2014».
L’argomento sarà dibattuto nel dettaglio nel prossimo consiglio comunale.
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