Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 23 Agosto 2013
Morbegno, da lunedì la dialisi
rientra in ospedale
Dopo i lavori sul padiglione Mattei avviati per problemi strutturali un anno fa
Il servizio, allestito nel cortile, non subirà alcuna interruzione durante il trasferimento
«Massimo un anno» aveva annunciato l’ex direttore dell’azienda ospedaliera di Sondrio Luigi Gianola e i tempi sono stati rispettati, con quasi un mese di anticipo. Era il 20 settembre del 2012 quando i circa trenta utenti del centro dialisi del nosocomio morbegnese vennero trasferiti in blocco in un prefabbricato all’interno del cortile, per consentire l’avvio dei lavori di messi in sicurezza del padiglione Mattei.
«Allora come oggi, non sarà necessario interrompere il servizio - precisa il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna Maria Beatrice Stasi - fino a sabato pomeriggio gli utenti si alterneranno secondo la consueta turnazione, in questi giorni si sta procedendo al trasloco che sarà completato nella giornata di domenica, così da poter riprendere regolarmente l’attività già da lunedì mattina». Le postazioni per la terapia di emodialisi, che sostituisce la funzionalità fisica renale ai soggetti con ridotta o assente funzionalità renale, nel reparto morbegnese saranno una decina, a cui accederanno circa trenta utenti: ventiquattro quelli residenti nel comprensorio a cui si aggiungono sei turisti che stanno trascorrendo le loro vacanze in Valtellina.
La messa a disposizione della struttura provvisoria ha permesso ai malati di Morbegno di poter continuare la terapia vicino a casa, senza doversi spostare verso i presidi di Sondrio o Chiavenna, un’eventualità che, soprattutto per le persone anziani o i residenti nelle valle laterali, avrebbe comportato parecchi disagi. Il centro dialisi di Morbegno era stato da poco ristrutturato e aggiornato secondo le più moderne tecnologie a disposizione sul mercato sanitario. La struttura era stata inaugurata dall’ex dirigente Marco Votta, esattamente il 7 giugno del 2010. A distanza di poco meno di un anno, il reparto era stato costretto a chiudere dopo che nell’ala dell’ospedale interessata dai lavori per la realizzazione dei nuovi blocchi operatori, erano comparse delle crepe. Il cantiere era partito nell’ottobre del 2010 e la sospensione dei lavori era stata firmata dai responsabili di allora il 29 aprile del 2011, circa sei mesi più tardi. Per motivi di sicurezza il padiglione è stato quasi totalmente sgomberato e in quest’ultimo anno si è intervenuti con le opere di rinforzo della parte strutturale.
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