Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 17 Settembre 2013
Morbegno, il commercio investe
Nonostante la crisi
Su via Vanoni aprirà un negozio di scarpe e la panetteria Spini amplierà spazi e servizi offerti
I commercianti storici hanno vissuto bene anche il periodo estivo grazie a turisti e aperture serali
Un inizio d’autunno con incoraggianti segnali di ripresa per il comparto commerciale nella cittadina del Bitto, nonostante la recessione e gli ultimi dati nazionali di Confesercenti che segnalano una perdita di 3mila negozi tra luglio ed agosto. Morbegno pare in controtendenza, anche se la situazione continua ad essere molto fluttuante e registra una certa vitalità in questo terzo cambio di stagione 2013.
Nella centralissima via Vanoni, nelle prossime settimane apriranno due nuovi negozi. Un franchising di una nota marca di calzature e, in uno degli spazi commerciali più grandi della strada intitolata all’ex ministro delle Finanze di origini valtellinesi, si trasferisce lo storico panificio Spini, che amplierà la sua gamma di offerte alla clientela. Oltre a vendere pane fresco, focacce e pasticceria artigianale, aggiungerà anche un servizio bar con piatti caldi e freddi per l’ora di pranzo.
«Morbegno è sempre stata una piazza interessante dal punto di vista commerciale e continua ad esserlo ancora, anche in questo lungo periodo di calo generalizzato dei consumi - dice il titolare, Andrea Spini - abbiamo voluto fare questo investimento perché crediamo che ci siano ancora spazi di crescita e ringraziamo le banche locali che hanno creduto nel nostro progetto». Ci sono molti negozi di abbigliamento che si sono rinnovati o ampliati, altri hanno chiuso, ma spesso si tratta di giovani disoccupati che si improvvisano e qui il ciclo di vita è molto più breve, ma gli storici resistono e investono. «Non mi pare proprio che i negozi storici di Morbegno siano in sofferenza - sostiene Guglielmo Zuccoli , titolare di tre attività del centro città del comparto moda - questa estate abbiamo lavorato molto, sono circolati parecchi turisti e abbiamo avuto un buon riscontro anche nelle aperture serali del venerdì e ci aspettiamo un altrettanto soddisfacente ottobre con Morbegno in cantina e la Mostra del Bitto». Un auspicio che si sente di condividere anche l’assessore al Commercio e attività produttive, Mauro Monti, che fa un bilancio positivo di questa estate ormai alla fine.
«Non possiamo negare le difficoltà e anche a Morbegno dobbiamo dire che in due anni hanno chiuso più di trenta attività, siamo passati dai 365 negozi del 2011 ai 330 del 2013. Dobbiamo però precisare che molti di questi negozi hanno avuto vita breve perché frutto di iniziative forse poco ponderate o di improvvisazione, visto che il commercio non assolve più quel ruolo di shock absorber della disoccupazione come ha fatto per molti anni». Se però il confronto prende in considerazione un periodo più lungo ci si accorge, che rispetto al 2002, il saldo di natimortalità delle imprese del commercio al dettaglio è positivo. Undici anni fa tra negozi di vicinato e botteghe si contavano 305 insegne, a fronte delle 330 di oggi. La liberalizzazione ha favorito anche l’apertura di nuovi esercizi pubblici. Quelli attivi ad oggi nella cittadina del Bitto sono settantaquattro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA