Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 30 Dicembre 2014
Morbegno, chiesa San Giovanni, quel grigio-azzurro provoca un dibattito
L’artista tiranese Valerio Righini dissente e si rivolge direttamente alla Soprintendenza. «Un errore cancellare il divenire di un’opera»
Il color grigio-azzurro di cui sono state ridipinte le superfici murarie della chiesa San Giovanni di Morbegno, precedentemente di colore giallo, durante i lavori di restauro è il motivo di un dibattito che l’artista tiranese, Valerio Righini, ha aperto con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio.
Un tema delicato per addetti ai lavori sicuramente, ma che si ripercuote anche sulla fruizione “popolare” di chi, insomma, questa chiesa frequenta.
Nelle scorse settimane Righini ha inviato una mail alla Soprintendenza, non ricevendone risposta, in cui solleva parecchie perplessità.
«Il restauro mi ha da sempre interessato e appassionato e nella fattispecie questo, esteso e imponente, è sicuramente interessante per le implicazioni dei principi fondamentali che regolano la materia del restauro in Italia».
Una «nazione che fa scuola in questo settore sia per le leggi di cui si è dotata, sia per il lavoro che sviluppa sul campo grazie a un competente quanto appassionato intervento di tante persone che coinvolge – premette - La concezione del restauro si è modificata nel tempo passando gradualmente dal rifacimento dell’opera alla sua conservazione integrale (per quanto possibile)».
«Sicuramente mi pare condivisibile e apprezzabile, per la competenza e per la non invasività, il restauro che ha riguardato la copertura dell’edificio e il consolidamento architettonico delle parti ammalorate e deteriorate – prosegue Righini - Al contrario mi chiedo quali possano essere stati i criteri, quantomeno contradditori, che hanno guidato la Soprintendenza, nella condivisione e autorizzazione delle scelte tecniche impiegate nel “restauro” delle superfici murarie interne all’edificio».
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