Cronaca / Circondario
Giovedì 15 Maggio 2014
Montana di Premana
Solidarietà prorogata
Il sindacato: «A settembre l’azienda punta ad avviare la mobilità»
La multinazionale vuole trasferire in Cina la produzione dei coltelli
Cinque o sei in mesi ancora di lavoro, poi nelle tre sedi Fiskars tornerà il piano lacrime e sangue annunciato dalla multinazionale finlandese che controlla Montana e Kaimano, note aziende che producono coltelli di alta qualità.
In Confindustria Lecco si è tenuto un e incontro fra le parti, manager aziendali e sindacato, per affrontare i problemi dell’azienda. Le parti hanno deciso di firmare l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di solidarietà che interessa gran parte dei 74 dipendenti e aumenta la percentuale di utilizzo dello strumento, fino a sfiorare il 60 per cento delle quaranta ore settimanali.
Questo perché la società, nonostante abbia concesso cinque mesi in più, non ha cambiato idea, come spiega Rino Maisto della Fiom Cgil: «L’azienda ci ha spiegato che a settembre vuole riaprire una procedura di mobilità, con l’intenzione di chiudere gli impianti di Casargo (quello della Kaimano) e di Premana (dove vengono prodotte le posate Montana) - dice il sindacalista - In un’ottica di dismissione, quindi, riducono il monte ore che prevedono di effettuare nei prossimi mesi». A marzo l’azienda aveva annunciato 58 esuberi, che sono stati ritirati, ed è presumibile che altrettanti ne saranno annunciati in autunno. «Non siamo d’accordo. Non ci sta bene che la proprietà decida di dismettere il magazzino di Civate per affidare la stessa attività a una coop esterna, abbassando il livello salariale e i diritti dei lavoratori».
Mentre, per quanto riguarda il futuro di Kaimano e Montana, mercoledì 21, in Provincia, ci sarà un incontro con le istituzioni locali e con i sindaci dei due comuni interessati, che dovranno cercare di capire come valorizzare i due impianti e le relative produzioni. Il problema maggiore interessa la produzione Kaimano, che la Fiskars ha intenzione di trasferire in Cina. Anzi, le prime partite di coltelli asiatici sono già state prodotte. La questione è come riuscire a valorizzare la produzione locale mantenendo un marchio di prestigio, come lo è Kaimano che tuttavia rimanendo in possesso di Fiskars in futuro non potrà essere utilizzato per quelli fatti a Premana e Casargo. I sindaci locali non hanno alcuna intenzione di perdere questa importante partita e quindi è possibile che si oppongano all’espatrio del marchio Kaimano, chiedendo che resti legato al territorio. Maisto nota: «E’ una discussione tutta da affrontare. Bisogna capire cosa Fiskars è disposta a vendere a eventuali imprenditori interessati all’operazione. Lo stabilimento, con relativo know how, e il marchio Montana sono già un boccone appetibile per alcuni industriali del territorio».
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