Si torna a parlare di Sandrigarden, l’azienda di Molteno che oltre due mesi fa ha messo in liquidazione l’intera attività e lasciato senza lavoro 100 dipendenti.
Venerdì 14 giugno si terrà un incontro di aggiornamento fra i sindacalisti e i liquidatori dell’azienda, l’ex proprietario Alberto Cattaneo e l’ex direttore Giuseppe Monciotti, per sapere come sta andando il tentativo di vendere la proprietà e risanare almeno una parte della ex Sandrigarden.
In realtà l’incontro sarà anche l’occasione per affrontare la vicenda Valmaplast, la controllata Sandrigarden che ha 30 dipendenti, opera nella stessa sede produttiva e che si occupava della realizzazione delle parti plastiche. I dipendenti di quest’ultima società da oltre un anno sono per lo più in cassa integrazione straordinaria e da quando è scattato il caso Sandrigarden l’azienda ha smesso di versare sui conti correnti dei dipendenti i 600 euro mensili come anticipo del tfr, cosa che invece è stata garantita per gli altri 100 dipendenti di
Sandrigarden, anche loro in cassa integrazione straordinaria da maggio di quest’anno.
«Da aprile 2013 l’azienda ha sospeso l’anticipazione delle 600 euro mensili ad integrazione della cassa straordinaria per crisi aziendale che terminerà il 7 luglio per i 30 lavoratori ancora in forza», spiegano i sindacalisti Tiziano Cogliati (Cisl) e Fabio Gerosa (Cgil) e si pone quindi anche il problema di verificare la possibilità di estendere l’ammortizzatore per un altro anno.
Nel frattempo anche Valmaplast è stata posta in liquidazione in seguito ai mancati pagamenti delle commesse della società Sandrigarden e quindi anche i sei dipendenti che stavano continuando a mantenere in attività Valmaplast nell’ultimo anno sono entrati in cassa integrazione.
Nell’incontro di oggi i sindacati chiederanno conto anche di alcune indiscrezioni che stanno circolando a Molteno e in Valmaplast in base alle quali l’azienda avrebbe depositato i libri in Tribunale, probabilmente per dar corso a una procedura concorsuale..
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