Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 15 Ottobre 2014
Miracolata la sorellina
del piccolo Kevin
Praticamente illesa la bimba di 2 anni, 50 giorni la prognosi per il papà, 25 quella della mamma - La Polstrada di Bellano ha ricostruito la dinamica dell’incidente costato la vita al bimbo di 4 anni
Il giorno dopo la tragedia del piccolo Kevin, una vita spezzata a quattro anni sull’asfalto, giungono buone notizie dall’ospedale di Gravedona, dove è ricoverato il resto della famiglia svizzera rimasta coinvolta nel terribile schianto lungo la statale 36.
Buone nuove soprattutto per quanto riguarda le condizioni di salute della sorellina più piccola, due anni soltanto, che, come già anticipato su queste colonne nell’edizione di ieri, è rimasta praticamente illesa. Quasi un miracolo. Viaggiava sul seggiolino accanto a quello al quale era assicurato il fratello e non si è fatta praticamente nulla: i medici hanno previsto per lei una prognosi di cinque giorni.
Più delicata la situazione di papà e mamma, 45 e 34 anni, che guariranno rispettivamente in 50 e 25 giorni, almeno dalle ferite fisiche riportate nello schianto. Tutt’altra faccenda quelle del cuore, che non basterà una vita intera per sanare.
Intanto, si chiarisce anche la dinamica dell’incidente. La potente Bmw X5 guidata dal capofamiglia viaggiava sulla corsia di sorpasso quando, all’uscita della galleria Chiaro, a un chilometro dallo svincolo per il Trivio di Fuentes, lungo la statale 36 del lago in direzione Nord, ha deviato bruscamente verso destra, andando a sbattere contro il guard-rail sul margine destro della carreggiata. Un impatto violento, a seguito del quale l’auto ha sbattuto contro il terrapieno oltre la banchina, per poi capottare e scarrocciare per alcuni metri ancora, finendo la sua corsa con la parte posteriore destra della vettura contro il guard-rail posto al termine della banchina a delimitazione della stessa.
Così la Polizia stradale di Bellano ha ricostruito la dinamica dell’incidente stradale avvenuto domenica poco prima di mezzogiorno: la famigliola coinvolta stava facendo ritorno a casa, in Engadina, dopo un periodo di vacanza di Italia.
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