Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 08 Maggio 2014
Minorenni ubriachi
Allarme in provincia
I due casi d’intossicazione etilica del week end riportano l’attenzione sul tema
Tarantola (Asl): «Comportamento diffuso e si abbassa l’età dei ragazzi»
«Episodi che non sorprendono» . È laconico il commento di Massimo Tarantola, responsabile del dipartimento Dipendenze dell’Asl di Sondrio, e la dice lunga su un fenomeno troppo spesso percepito come normale.
L’abuso di alcol tra i giovani, e i giovanissimi, di Valtellina e Valchiavenna è un’emergenza e lo è in maniera via via crescente.I due casi del fine settimana appena trascorso- una ragazza di sedici anni di Albosaggia ricoverata all’ospedale di Sondrio e uno di quindici anni finito invece al nosocomio di Sondalo per ubriachezza grave - sono solo la punta dell’iceberg.
«Quando dico che questi episodi non sorprendono - sottolinea Tarantola - lo faccio perché questo tipo di comportamento, l’abuso di alcol, oltre che di sostanze stupefacenti, si è ormai diffuso tra i ragazzi ed è in costante crescita. Non solo, si tratta ormai di un atteggiamento “normalizzato” che viene percepito come qualcosa di normale, e che riguarda una fascia d’età sempre più bassa».
Numeri di quella che è a tutti gli effetti una piaga sociale non ce ne sono. Non in termini assoluti. Ci sono le rilevazioni effettuate dalla cooperativa Lotta contro l’emarginazione (Colce).
Dall’indagine risulta che nei locali il 65% dei presenti ha un tasso alcolemico superiore al limite di legge e che il 15% lo ha oltre l’1,5. E ancora, che nel 73% dei casi si tratta di episodi ripetuti. L’abuso di alcol non è cioè un fatto isolato. E la provincia di Sondrio è più a rischio delle altre lombarde.
C’è poi l’altro elemento inquietante e cioè l’età. «L’abitudine a comportamenti a rischio - sottolinea Tarantola - interessa ragazzi sempre più giovani. I primi casi, e non proprio sporadici, si trovano tra gli studenti delle scuole Medie».
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