Cronaca / Lecco città
Mercoledì 14 Gennaio 2015
Metastasi, Rusconi torna uomo libero
I giudici hanno revocato la misura dell’obbligo di firma anche all’imprenditore pescatese Claudio Crotta
Confermata l’esistenza di un secondo filone d’indagine su presunti reati di carattere patrimoniale
L’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi e l’imprenditore pescatese Claudio Crotta sono tornati uomini liberi.
Il collegio del Tribunale di Lecco questa mattina in trasferta a Milano nell’aula bunker di via Ucelli di Nemi per la prima udienza del processo dibattimentale scaturito dall’inchiesta Metastasi ha infatti accolto la richiesta di revoca della misura cautelare dell’obbligo di firma avanzata dai difensori dei due imputati, gli avvocati Enrico Giarda e Marilena Guglielmana, con parere positivo dell’accusa.
Respinta invece la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Mario Trovato,Saveriu Lilliu e Antonello Redaelli.
Il colpo di scena dell’udienza di ieri, però, è rappresentato dalla conferma dell’esistenza di un secondo filone d’indagini legato all’inchiesta sulle presunte ramificazioni della ’ndrangheta a Lecco. Nella lista testi dei pubblici ministeri Claudio Gittardi e Bruna Albertini figura infatti il nome di una persona indicata come responsabile di reato connesso. Da quanto è stato possibile ricostruire, si tratterebbe di un filone secondario legato a presunti reati di carattere patrimoniale, che vedrebbe coinvolti più indagati.
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