Merate: Finder Pompe

Operaio licenziato, non c’è accordo

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La riunione sindacale si è conclusa con un nulla di fatto. A decidere dovrebbe essere l’amministratore delegato, che è stato interessato della questione e che, entro qualche giorno al massimo, dovrebbe fornire la risposta definitiva.

Dopo le quattro ore di sciopero proclamate dai sindacati per i tre turni nella giornata di lunedì 23 settembre, in azienda si è aperto un tavolo di confronto. Mentre per la Finder Pompe al tavolo della trattativa si è seduto l’ingegner Tarchiani, per Fatmir Cici si sono presentati il sindacalista della Fiom Cgil Domenico Alvaro, gli rsu Roberto Fumagalli e Valter Perego oltre all’usb Paolo Catalano.

La trattativa è partita con le miglior speranze. A un certo punto, sembrava che tutta la questione potesse trovare una soluzione e che l’operaio di 47 anni di Paderno d’Adda potesse essere reintegrato.

Invece, la Finder Pompe si è irrigidita. Ed è tornata ad avanzare come soluzione quella che Cici diventi socio di una cooperativa esterna, che lavora anche per la Finder Pompe.

La proposta, tuttavia, che è già stata respinta dal diretto interessato, non è stata dettagliata. Gli rsu hanno infatti lamentato la mancanza di dati non essendo stato precisata né la cooperativa né il tipo di incarico che l’operaio di Paderno dovrebbe svolgervi.

«Quando abbiamo sentito tale proposta - ha riferito Perego, rsu della Fim Cisl - l’abbiamo respinta così come ha fatto anche il funzionario Fiom e siamo tornati a richiedere il reintegro, con tutte le garanzie del caso dovute ai problemi fisici di Cici». Va infatti ricordato che l’operaio di origini albanesi prima di rientrare al lavoro il 2 settembre, era rimasto in malattia e che, secondo alcuni certificati medici, non sarebbe più in grado di svolgere lo stesso lavoro fatto negli ultimi undici anni.

«Dal momento che la proposta dell’azienda è stata ancora quella della cooperativa - ha concluso Perego - il confronto si è chiuso con un nulla di fatto». Nessun commento, invece, da parte della Finder Pompe che, in attesa della soluzione della questione, come già aveva fatto lunedì, ha preferito non esprimersi.