«Medici schiavi della burocrazia»
Andrea Vitali: io mi dimetto
Lo scrittore bellanese dà l’addio all’ambulatorio - «Sono stanco di moduli obbligatori e ricette al pc»
Continua a scrivere, ma appende al chiodo il camice bianco. Andrea Vitali, medico di famiglia a Bellano e al contempo noto romanziere, dice basta al lavoro in ambulatorio. E lo fa, spiega, perché «stanco della burocrazia e delle ricette da compilare al computer». Un addio amaro a una professione che è cambiata molto rispetto a trent’anni fa e, secondo Vitali, non in meglio. «Mi sono dimesso - spiega - perché credo che per andare avanti si debba avere il taglio mentale giusto e io non ce l’ho più. Mi pesa la burocratizzazione e computerizzazione del lavoro. Così come l’obbligo di portare avanti tanti progetti che incrementano il tempo trascorso davanti al monitor e non si capisce bene quale utilità abbiano».
L’articolo su La Provincia di Lecco in edicola stamattina, 16 maggio
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