Mano al portafogli per «migliorare l’offerta formativa» delle scuole, cioè pagare col contributo dei genitori ciò che né l’istituto comprensivo di Oggiono, né i Comuni possono altrimenti finanziare.
L’obolo è «assolutamente volontario»: il dirigente del Marco d’Oggiono, Carlo Cazzaniga, firma col consiglio d’istituto un «appello alla generosità dei genitori, nella consapevolezza – rimarca – che, coi tempi che corrono, lo sforzo richiesto alle famiglie non è di poco conto: per questo c’impegneremo alla massima trasparenza e a far sì che la raccolta sia mirata agli obiettivi dichiarati».
«Nel caso in cui non si riuscisse a completare la raccolta – aggiungono preside e consiglio - il contributo volontario (o la parte che dovesse avanzare dopo un primo intervento) verrà accantonato finché non sarà raggiunta la cifra necessaria alle esecuzioni elencate». Che cosa serve a Ello? L’asilo necessita di un telo motorizzato, dove proiettare filmati o immagini e poi da riavvolgere e riporre; un microfono senza fili; un computer portatile con hard disk esterno: preventivo totale, mille euro.
Le elementari sono prive delle lavagne multimediali: tre, per altrettanti classi, costeranno 6.500 euro (manutenzione inclusa). All’asilo di Annone occorrono il Pc, una stampante con funzione scanner, a colori: totale, 800 euro. Sempre ad Annone, le elementari necessitano fondi per continuare programmi come l’attività motoria; anche lì serve la stampante; inoltre, bisogna assicurare la manutenzione delle lavagne: 2.500 euro è il budget da totalizzare. Alla primaria di Dolzago le lavagne luminose invece mancano e persino il monitor da collocare nelle classi per la gestione del registro elettronico (ormai pressoché obbligatorio): materiali per 3.500, insomma. Persino le scuole di Oggiono sono prive delle lavagne multimediali (e l’elementare “Diaz” anche dell’impianto wi-fi): la spesa oscilla tra i 7mila e gli 11.500 euro, diversa tra primarie del capoluogo e della frazione; per le medie, le lavagne mancanti sono cinque: totale, 12mila euro. Il consiglio d’istituto ha stabilito un «contributo indicativo di 20 euro a famiglia (chi ha due o tre figli iscritti paga solo per uno): il contributo è puramente volontario e la cifra può anche essere diversa; è detraibile dalla dichiarazione dei redditi».
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