Cronaca
Lunedì 25 Novembre 2019
Marta, che a 12 anni ha salvato la nonna
«Ho avuto paura, poi ci sono riuscita»
Porlezza Decisivo il coraggio della ragazzina: «Mi sono ricordata di quanto visto fare da papà»
«Sono contenta di aver aiutato la nonna, che era davvero in difficoltà. Avevo visto papà fare quella manovra per esercitazione e, dopo un po’ di paura, ce l’ho fatta anch’io».
Sono le parole semplici e spontanee con cui racconta il suo coraggioso intervento Marta Ratti, la dodicenne che, pur trovandosi da sola in casa con la nonna in seria difficoltà, incapace di respirare a causa di due bocconi di risotto che le avevano ostruito le vie espiratore, è riuscita a fare davvero il massimo, se non un miracolo.
Al rientro da scuola – frequenta la seconda media a Porlezza – lei pranza assieme a nonna Paola a Cima e quel giorno, nonostante lo spavento, si è fatta coraggio. Ma non si sente un’eroina; è solo gratificata per essere risultata d’aiuto all’amata nonna, salvata da un quasi certo soffocamento. E ora il suo gesto sta suscitando meraviglia e tanta simpatia nei confronti di una ragazzina che ha dimostrato davvero uno spirito e una determinazione non comuni. Senza che ci fosse alcun altro adulto in casa, con la nonna che non respirava più, piegata in due e già quasi cianotica, dopo un comprensibile spavento ha avuto la freddezza di provare a mettere in pratica quanto visto fare da suo padre ed è stata talmente brava da riuscire a farla tornare a respirare.
«Mi ha visto qualche volta mentre preparavo il corso sulla disostruzione che svolgiamo ogni anno in Croce Azzurra – racconta papà MarcoRatti – Marta è una ragazzina attenta ed evidentemente ha colto al volo la tecnica. Riuscire, alla sua età, a intervenire da sola in una tale situazione di emergenza, in ogni caso, non è da tutti. Spero che quanto fatto da lei serva anche a sensibilizzare sulle serate che organizza il nostro presidio di soccorso a scopo di prevenzione: conoscere le tecniche di disostruzione può fare la differenza per salvare una vita, con i bambini e con gli adulti».
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