Cronaca / Lecco città
Lunedì 27 Aprile 2015
Mannaia del Governo
Due milioni in meno
al Comune di Lecco
La spending review colpisce ancora gli enti Indagine Cgia di Mestre sui tagli del ministero L’assessore Corti: «Ci auguriamo non sia vero»
2,05 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno dal Fondo di solidarietà comunale a causa della spending review, che ha seminato ancora tagli a destra e a manca.
In termini assoluti quella calata sulle risorse del Comune di Lecco non è la sforbiciata più consistente tra quelle dei capoluoghi di Provincia presi in considerazione, ma proporzionalmente è una di quelle che vanno ad incidere in modo più pesante sulle casse dell’ente locale. Fatti due conti, infatti, vengono meno 43 euro per ciascuno dei circa 49mila abitanti del capoluogo.
E’ quanto emerge da un’elaborazione effettuata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha analizzato i dati presentati nei giorni scorsi dal Ministero degli Interni. Complessivamente, i Comuni subiranno quest’anno una riduzione delle risorse a disposizione pari a circa 1,5 miliardi di euro. Tra le 108 città capoluogo, i sindaci più penalizzati da questa operazione saranno quelli di Cosenza (meno 54 euro pro capite), Napoli (51), Siena (51) e Firenze (50).
L’assessore al bilancio del Comune di Lecco, Elisa Corti, prende però con le pinze questa elaborazione, in quanto a Palazzo Bovara risulta che il relativo decreto non sia ancora stato approvato.
«In base ai nostri calcoli, la riduzione di risorse dovrebbe attestarsi attorno a 1,9 milioni di euro – puntualizza – e proprio di questo importo abbiamo tenuto conto nel bilancio che abbiamo approvato poco tempo fa. Questa è la cifra che abbiamo ravvisato anche sulla nota Ifel (Istituto per la finanza e l’economia locale), anche se poi altre fonti hanno indicato importi diversi. In ogni caso, c’è la quota dei tagli che è legata ai fabbisogni standard, ovvero alla quantità di servizi erogati. E in questo senso, i Comuni che garantiscono più servizi sono più penalizzati rispetti agli altri».
Oggi è il giorno di Virginio Brivio. C’è molta attesa per la deposizione del primo cittadino di Lecco uscente (e ricandidato alle elezioni del 31 maggio) al processo Metastasi, in corso nel tribunale cittadino dopo il trasferimento degli atti da Milano per competenza territoriale.
Il sindaco è stato convocato dalla pubblica accusa, che quindi sarà la prima a porgli le domande, quindi il controesame delle difese.
C’è da ipotizzare che sarà particolarmente articolato quello dell’avvocato Enrico Giarda, difensore dell’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi, in quanto la testimonianza di Brivio verterà sulla vicenda del bando di gara per l’assegnazione del lido di Parè per il quale il suo assistito è stato imputato dai sostituti procuratori Claudio Gittardi e Bruna Albertini per le ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta.
Sicuramente al sindaco di Lecco sarà chiesto conto della parte avuta nella vicenda lido di Parè emersa nell’ambito dell’inchiesta, con le intercettazioni telefoniche diventate di pubblico dominio nell’immediatezza degli arresti del 2 aprile dello scorso anno che tanto hanno diviso il mondo politico e i cittadini.
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