Mandello, «Le campane
ci hanno rotto i timpani»
Molti residenti dichiarano di sentirsi disturbati dal din don della chiesa di San Lorenzo. Lo scrivono in una lettera pacata giunta in redazione in cui chiedono attenzione: «Suonano ogni momento e sempre più a lungo, non se ne può più». Il parroco: «Un fastidio? Venite da me, parliamone»
Un tempo scandivano i momenti di gioiosi e le feste. Oggi sono considerate un disturbo. Scoppia la guerra delle campane.
A Mandello basso, nella zona a lago, alcuni residenti non sopportano più il suono delle campane della chiesa di San Lorenzo, tanto che hanno deciso di scrivere una lettera alla nostra redazione.
«Suonano delle prime ore del mattino fino alle otto della sera verso il calar del sole - scrivono i mandellesi - suonano le ore, le mezzore, suonano per le messe, suonano a lutto, suonano a festa. Si, suonano a festa e a quanto pare nella parrocchia di San Lorenzo è sempre festa. Non trascorre giorno in cui le campane non suonino, per l’uno o per l’altro motivo. Un suono che ormai è diventato fastidioso, quasi insopportabile. Se ci si trova in prossimità del campanile mentre questo comincia a suonare a festa per più di dieci minuti non si può parlare, senza contare bambini e animali con l’udito particolarmente sensibile, non si può far altro in quei dieci minuti che tentare di allontanarsi tappandosi le orecchie».
Il parroco don Donato Giacomelli preferisce un «No comment. Non rilascio dichiarazioni». E si lascia scappare «se ci sono persone a cui le campane danno fastidio che vengano a parlarne con me».
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