Mandello: alla Gilardoni
i cilindri girano a mille
L’impresa di Mandello fornitrice della case auto e moto si prepara ad aumentare l’organico
Firmato un accordo con la Fiom e la Fim per quindici assunzioni a tempo indeterminato
La crisi per la Gilardoni Vittorio di Mandello è solo un brutto ricordo. Qui, nell’azienda lariana che fa cilindri destinati al settore moto, auto e ai mezzi agricoli, la ripresa c’è e si sente, perché si torna ad assumere personale.
Sindacati metalmeccanici
A confermare il buon andamento del 2014 è un accordo firmato qualche giorno fa alla Gilardoni, che fa capo al mandellese Luigi Gilardoni, che controlla il 100 per cento delle quote dell’azienda, e i sindacalisti Diego Riva della Fiom ed Emilio Castelli della Fim, in base al quale entro la fine dell’anno l’impresa manifatturiera si impegna ad assumere quindici lavoratori a tempo indeterminato.
Un’intesa che nasce dalle regole del nuovo Jobs Act, il decreto legge del 20 marzo scorso, voluto dal premier Matteo Renzi e messo a punto dal ministro del lavoro, Giuliano Poletti, in base al quale il personale interinale o a termine non può superare il 20% del totale dei dipendenti.
Alla Gilardoni i dipendenti sono circa 450, mentre il personale “flessibile”, cioè i lavoratori interinali o con contratto a tempo determinato, supera ampiamente le cento unità e quindi non sottostà ai limiti della norma, che a un’azienda come la Gilardoni impone di non avere più di 90 collaboratori a termine.
La nuova normativa impone a tutte le aziende italiane di rientrare nei vincoli del 20 per cento entro la fine dell’anno, per evitare di incappare in sanzioni che rischiano di essere piuttosto salate. E l’unica alternativa per riuscire a mantenere elasticità nel ricorso al personale flessibile è quella di siglare un accordo con la controparte sindacale, al fine di derogare al Jobs Act, ma sempre con l’obiettivo di stabilizzare il personale a termine.
E questo è il motivo che ha spinto l’azienda a fare un patto con il sindacato: «Visto che l’azienda utilizzava un numero di lavoratori interinali superiore a quello consentito dal Jobs Act, ci è stato chiesto di fare un accordo - spiegano Diego Riva della Fiom ed Emilio Castelli della Fim - E così si è deciso di andare in deroga al Jobs Act, mentre l’azienda si è assunta l’impegno ad assumere entro la fine dell’anno 15 dipendenti a tempo indeterminato, stabilizzando parte di quelle persone che attualmente stanno lavorando in Gilardoni con contratti meno stabili. Inoltre, entro la fine dell’anno, l’azienda si impegna a rispettare i termini di legge rispetto all’utilizzo di personale interinale e a termine», spiegano i due sindacalisti.
Un fatto analogo è già accaduto meno di due mesi fa alla Fiocchi Munizioni. Anche qui azienda e sindacato hanno raggiunto un’intesa che prevede l’assunzione a tempo indeterminato di personale a termine per stare entro i termini previsti dal Jobs Act: «Riteniamo che questi due siano i casi più corposi di questo tipo, ma stiamo facendo altri incontri in aziende del territorio per fare in modo che questa normativa venga rispettata. Sicuramente si tratta di accordi positivi quelli firmati con Gilardoni e Fiocchi, perché indicano che alcune aziende sane si sono lasciate alle spalle la crisi e che procedono all’assunzione di personale a tempo indeterminato», dice Castelli.
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