Cronaca / Circondario
Sabato 27 Luglio 2013
Malgrate: Porto in rivolta
Posteggi, una provocazione
La rivoluzione dei parcometri: «Vogliamo poter tornare a casa»
Monsignor Cecchin moderatore: Oggi le firme, minaccia di un sit in sulla provinciale
Malgrate Domenica mattina tutti al bar di Porto: si firma lì, dalle 9 alle 12, la petizione per chiedere al Comune la revoca della rivoluzione dei parcometri.
Se non verrà concessa, una delegazione di abitanti marcerà sulla Prefettura e, in ultima analisi, bloccherà con un’azione dimostrativa la strada provinciale: così ha deciso l’assemblea convocata venerdì sera in oratorio, voluta dalla gente (senza l’amministrazione) ed efficacemente moderata dal parroco, monsignor Franco Cecchin; argomento, «approfondire le recenti proposte» (o, per meglio dire, decisioni) del Comune che, dal primo agosto, modificherà la sosta sostituendo parcometri elettronici a quelli cartacei.
«Porto ha mille questioni irrisolte: dalla viabilità pericolosissima al decoro; invece di affrontare problemi come topi, corrimani del lungolago ruggini, caos viabilistico – ha detto il pubblico – il sindaco è intervenuto d’autorità sull’unica cosa che funzionava, cioè proprio i pass rilasciati ormai da anni ai residenti delle zone di Malgrate dove la sosta avviene perlopiù a pagamento».
Monsignor Cecchin ha «concordato sul fatto che, sinché non sono risolte la viabilità e la sicurezza, il tema non può essere il pass: come Comune, do la sicurezza, do i parcheggi e allora sì posso ragionare con i cittadini di parcometri».
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