Lungolago, lamaggioranza
pressa il sindaco Lucini
«Il dirigente va rimosso»

Civica, Pd e Paco Sel con il sindaco. Mercoledì la giunta: si parlerà della sostituzione di Ferro

COMO La maggioranza che dal maggio 2012 appoggia il sindaco Mario Lucini è in ebollizione. Non tanto per il venir meno della fiducia nel primo cittadino che viene riconfermata dal Pd (anche dagli esponenti più critici), da Paco-Sel e da Como Civica, ma per il fatto che le vie d’uscita si sono ridotte drasticamente e, più di qualcuno, ora vuole vedere dei cambiamenti di rotta da parte del sindaco.

La relazione finale dell’Anticorruzione firmata da Raffaele Cantone che, in estrema sintesi, boccia la variante presentata dall’amministrazione dicendo che «non rispetta le norme» e contiene una scia di contestazioni, già comunicate a Procura e Corte dei Conti che dovranno agire ciascuna per la propria competenza, mette a dura prova Palazzo Cernezzi.

Ufficialmente sono tutti allineati, ma, come detto, il clima non è come prevedibile dei più tranquilli e la giunta di mercoledì si annuncia incandescente. Quello sarà il primo faccia a faccia, vero, tra coloro che si assumeranno le responsabilità, anche davanti alla Corte dei Conti, e Lucini.

Quello che però sembra ormai certo è che, al di là delle dichiarazioni ufficiali, il sindaco sarà chiamato a dare risposte innanzitutto sul dirigente Antonio Ferro, responsabile del procedimento, a cui l’Anac muove più di una contestazione. E inizia ad allargarsi la corrente di chi vorrebbe una sua rimozione dall’incarico. Alcuni assessori chiederanno anche che il Comune si muova per tutelarsi anche dalle accuse mosse ai suoi dirigenti.

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