Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 24 Agosto 2013
Livigno spa ha deciso
Aquagranda chiude
Il sindaco Bormolini assicura una mediazione per salvare l’occupazione e l’attività
Intanto cerca contatti con gli operatori turisticiper salvare l’attività gestendola tutta “in casa”
Aaa cercasi gestore per l’Aquagranda di Livigno. La notizia è ufficiale: la Livigno spa, che dal 2010 si occupa della gestione della struttura, ha formalizzato all’amministrazione comunale la propria intenzione di chiudere la struttura.
L’ipotesi, circolata in paese nei giorni scorsi - che aveva preoccupato non poco la trentina di dipendenti del centro termale -, ora è divenuta realtà. Giovedì sera, nel corso dell’incontro tra amministrazione e società, quest’ultima ha sottolineato «la propria volontà - ha commentato il sindaco di Livigno Damiano Bormolini - di chiudere la struttura. Abbiamo avviato i primi contatti e a breve ci incontreremo di nuovo per valutare modalità e tempistica della loro uscita dalla gestione. Siamo in attesa di ulteriori incontri per capire le eventuali possibilità che si prospettano».
Fondamentale, infatti, garantire la continuità dell’apertura della struttura - anche dati gli appuntamenti e le prenotazioni già effettuati - ricercando per la stessa un ruolo più consono alle esigenze di Livigno e che sia in grado di “sopravvivere” alla crisi. Il primo cittadino, determinato ad affrontare e risolvere nel breve periodo la questione, tra le soluzioni per uscire dall’impasse ha proposto una società di gestione livignasca, maggiormente attenta e sensibile alle esigenze del paese e che punti molto ad una differenziazione della proposta rispetto ai centri wellness già presenti negli alberghi.
«È ancora presto per parlare di una nuova società - ha ammesso Bormolini -. Ad oggi non c’è ancora niente ma inizieremo ad incontrarci con gli operatori per studiare una soluzione. Con la Livigno spa, invece, abbiamo avviato una fase di mediazione». Che l’Aquagranda sia nata male non c’è dubbio: quello che avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello dell’offerta turistica di Livigno in realtà, sinora, non è mai decollato rappresentando più che altro una fonte di problemi.
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